McLaren potrebbe ipotecare la collezione di monoposto e la sua sede
La pandemia del Coronavirus ha colpito a fondo anche l’economia e così sono sempre di più le imprese in difficoltà, tra queste non mancano nomi illustri come quello di McLaren Group che gestisce sia il team di Formula 1 che la sede nella quale vengono realizzate le vetture stradali del brand inglese.
McLaren alla ricerca di liquidità
Ebbene, secondo quanto riportato da SkyNews (edizione inglese), la società in questione, avvalendosi della collaborazione della banca JP Morgan, sta lavorando per avere una somma che equivale a 307 milioni di euro e, per ottenere il prestito, potrebbe persino ipotecare la collezione di monoposto e la futuristica sede di Woking.
Tante vetture che hanno fatto la storia del marchio
Il valore stimato delle vetture della collezione è di 250 milioni di sterline, mentre per la sede, che ha visto impegnato un architetto d’eccezione come Norman Foster, si parla di oltre 200 milioni. Ma un tale sacrificio sarebbe necessario dopo la negazione del prestito dello stato, e che evidenzia come non siano stati sufficienti i 300 milioni di sterline versati dagli azionisti a marzo.
Tra le monoposto spiccano delle vetture che hanno un valore storico unico come la MP4/1, la prima Formula Uno in fibra carbonio; la MP4/2 che guidò Niki Lauda nel 1984; la MP4/5 che fu di Alain Prost nel 1989; le mitiche MP4/5B ed MP4/6 di Ayrton Senna condotte dall’idolo brasiliano nel biennio 1990-91; le MP4/13 e /14 con cui Mika Hakkinen è stato protagonista negli anni 1998-99; e la vettura del primo mondiale di Lewis Hamilton nel 2008 che risponde al nome di MP4/23.
Non mancano monoposto del calibro della MP4/4-1, quella che ha vinto di più in Casa McLaren, e persino il prototipo MP4/8 con motore griffato Lamborghini che non corse mai.
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