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Mercato auto: -23,4% in Europa nel mese di settembre

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 17 ott 2018
Mercato auto: -23,4% in Europa nel mese di settembre
Dopo il periodo favorevole di agosto il mercato dell’auto nel Vecchio Continente fa segnare una percentuale negativa del 23,4% a settembre con l’Italia che scende del 25,4%.

Non c’è stabilità nel mercato dell’auto con un mese di settembre che fa da contraltare ai risultati positivi di agosto. Infatti, non è un mistero che a settembre le vendite in Europa siano calate del 23,4%: un dato che contrasta in maniera netta con l’aumento del 29,8% fatto segnare ad agosto.

Nel periodo in questione la maglia nera va alla Germania che ha visto un calo delle immatricolazioni del 30,5%, ma non ci sono buone notizie nemmeno in Italia dove la contrazione è stata del 25,4%, completa il podio dei mercati peggiori quello inglese con una percentuale negativa del 20,5%. Più lieve ma sempre significativo il calo in Spagna, dove si registra un -17% ed in Francia che ha fatto segnare un -12,8%. Tutto questo comporta comunque una crescita del 2,3% per i primi nove mesi del 2018 nel Vecchio Continente, ma in Italia la percentuale sul totale del periodo è scesa del 2,8% a fronte della crescita trainante della Spagna (+11,7%), della Francia (+6,5%) e della Germania (+2,4%).

A livello di gruppi per FCA è stato un vero tracollo considerata la diminuzione delle immatricolazioni in percentuale del 31,4%, con il Marchio Alfa Romeo, il peggiore del Gruppo, che ha fatto segnare una discesa del 59%, mentre la contrazione minore l’ha avuta Jeep con un -7,3%. Quello Renault cala del 26,9%, mentre il Gruppo PSA è leader del mercato grazie alle 201.505 immatricolazioni ed a delle flessioni ridotte dei suoi marchi di punta. Nello specifico, Peugeot scende del 4,6% e Citroen del 3,6%. Più netto il calo di DS con un -34,3%, con Opel fa segnare un – 11,6%.

Situazione difficile per i tedeschi del Gruppo Volkswagen con il Brand di Wolfsburg autore di un -52,1%, a cui si associano le prestazioni poco edificanti di Audi (-60%) e Porsche (-66,7%). Meno pesante la situazione per BMW, che scende a livello d’immatricolazioni dell’8,8% e di MINI, che fa segnare un calo del 13,4%. Anche Mercedes limita i danni con un –12,1%, a cui si associa un -11,4% di Smart. Discesa soft anche per Ford con un -13,5% e appena avvertita per il Gruppo Jaguar Land Rover con una diminuzione generale delle immatricolazioni di appena 0,1%. Scende del 2% il Gruppo Toyota che tra i giapponesi fa meglio di Nissan (-43,8%) ed Honda (-27,2%). Contrazione ridotta per Hyundai e KIA, precisamente del 10,4%.

In questo quadro poco edificante, dovuto ai prezzi favorevoli applicati ad agosto alle vetture che non rientravano nei nuovi cicli di omologazione WLTP, Volvo ha fatto segnare un percentuale positiva con una crescita del 3,1%.

 

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