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Mercato auto in Italia: a marzo in crescita del 4,96%

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 2 apr 2014
Mercato auto in Italia: a marzo in crescita del 4,96%
Nel mese di marzo il mercato dell'auto in Italia cresce del 4,96%: un dato positivo in attesa del pieno recupero che ancora tarda ad arrivare.

Nel mese di marzo il mercato dell’auto in Italia cresce del 4,96%: un dato positivo in attesa del pieno recupero che ancora tarda ad arrivare.

Il mercato dell’auto in Italia continua la sua fase di crescita e anche nel mese di marzo fa registrare un miglioramento. I dati ufficiali parlano infatti di un aumento delle immatricolazioni pari al 4,96% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. 

A marzo 2014 sono state vendute 139.337 vetture, portando il totale del primo trimestre a 376.519 unità, ovvero il 5,8% in più rispetto ai primi tre mesi del 2013. 

La crescita più importante è stata segnata dalle auto diesel, che con un guadagno del 2,1% a marzo hanno raggiunto una quota del 57,3% del mercato. In calo, invece, i modelli a metano, passati dal 5,7% al 4,2%, quelli a GPL, scesi al 7,5% rispetto al 9% di un anno fa, e le vetture ad alimentazione alternativa, la cui quota del 13,1%  si conferma in declino rispetto al 15,6% detenuto in passato. In leggera controtendenza le ibride, che passano dallo 0,9% all’1,4%. 

I dati si confermano buoni per il gruppo Fiat, che nelle scorse settimane ha distribuito 39.298 vetture crescendo del 3% e arrivando a un venduto complessivo nel primo trimestre del 2014 pari a 106.305 pezzi, con un aumento del 2,7%.  

Decisamente interessanti sono state le performance di Jeep, marchio appartenente a FCA cresciuto del 57,2%, mentre più contenute sono state le cifre relative ai marchi Fiat (3,8%) e Alfa Romeo (+1,4%). Crescita in doppia cifra per Ferrari (+31,8%), ma fa ancora meglio Maserati, che può vantare un aumento del 536,8%. 

Nonostante i tanti segni positivi, gli addetti ai lavori chiedono ancora una certa prudenza, osservando come i numeri nel loro complesso restano ancora lontani dai livelli potenziali del mercato italiano. L’associazione dei concessionari para di stagnazione, mentre l’UNRAE avanza la proposta di consentire la deduzione dalla dichiarazione dei redditi di parte della spesa per l’acquisto di un’auto nuova, esattamente come avviene per gli immobili.

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