Mercato auto: ripresa in USA, "boom" in Brasile
I dati di novembre mostrano vendite in aumento in USA (più 17%) e soprattutto Brasile (più 30,5%), calo in Giappone (meno 30,7%).
Se in Italia le vendite di auto segnano il passo già da diversi mesi, ci sono paesi in cui vanno a gonfie vele. E’ il caso del Brasile, in cui le immatricolazioni hanno registrato un rialzo notevole dopo 2 mesi di ribassi. I dati ufficiali infatti indicano che a novembre si sono commercializzati 328.418 veicoli, pari a un più 8,4% rispetto a ottobre e addirittura a un più 30,5% sul novembre dell’anno precedente. I dati hanno un risvolto ancora più importante se si paragonano i dati italiani, dove il segno meno regna incontrastato di diversi mesi.
Per quanto riguarda il Brasile, le maggiori vendite sono state favorite dagli sconti e dalle promozioni lanciate dai concessionari per ridurre l’elevato livello di scorte, ai massimi da tre anni. I dati del paese sudamericano hanno risollevato il fatturato di produttori come Fiat, Volkswagen, General Motors e Ford.
All’altro capo del mondo, in Giappone, continuano invece gli effetti negativi in seguito alla fine degli ecoincentivi statali: i dati di novembre segnano un altro crollo del 30,7% su base annua (dopo il -26,7% di ottobre) delle vendite di veicoli nuovi.
Negli Stati Uniti, invece, sembra che il mercato sia ripartito: durante il mese appena trascorso, le vendite hanno raggiunto quota 750.000, con un più 17% rispetto a novembre 2009. Dati che fanno felici le Case costruttrici a stelle e strisce, quelle straniere e il mercato automobilistico in generale, che vede in questo dato una futura ripresa anche in altri continenti.[!BANNER]
Per ora, le vendite di General Motors sono aumentate dell’11% a 169.000 unità, quelle di Chrysler sono invece salite del 17% a 74.152 unità, che rappresenta l’ottavo mese consecutivo di crescita. Positive le vendite anche del terzo brand americano, con Ford che ha registrato un più 24,3% con 147.338 autovetture vendute. Intanto, a detta degli esperti, è in aumento anche la domanda di forza lavoro.
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