Mercato italiano: calo del 17,58% a gennaio
Continua il trend negativo mentre Fiat contiene le perdite al 15,76%.
Non c’è pace per il mercato italiano dell’auto, la crisi sta riducendo gli acquisti mese dopo mese e il 2013 non è certo iniziato meglio del 2012, anzi, per dirla tutta, ha peggiorato ulteriormente le cose. Infatti, rispetto al gennaio di un anno fa, si registra un calo delle vendite del 17,58%, ciò vuol dire che le immatricolazioni sono state solamente 113.525 a fronte delle 137.745 relative allo stesso periodo del 2012.
Tutto questo si traduce in una sensazione di scoramento generale dovuto all’accanimento dello stato verso il settore dell’automotive con tassazioni sempre più aggressive verso gli automobilisti o gli eventuali acquirenti che, in diversi casi, soprattutto nelle grandi città, dove è possibile trovare un compromesso attraverso i mezzi pubblici per una mobilità alternativa, sono indotti a rinunciare alla tanto amata quattro ruote. L’auto dunque, sta diventando un peso per i cittadini, più che un mezzo capace di aumentare la libertà e l’indipendenza del singolo…
In questa situazione generale sta rifiorendo il mercato dell’usato, perché se non si può rinunciare all’auto, almeno si cerca di spendere il meno possibile per entrarne in possesso, soprattutto se poi bisogna versare lacrime amare per carburante, bollo e assicurazione… Così il mercato dell’usato nel gennaio 2013 è cresciuto del 5,99% rispetto allo stesso mese del 2012.
In questo contesto generale, la Fiat è riuscita a ridurre le sue perdite rispetto agli altri marchi; infatti, con 34.123 immatricolazioni, ha contenuto la sua percentuale negativa al 15,76%. Merito di Panda, Punto che insieme alla Ypsilon e alla 500L, capace di raccogliere ben 34.000 ordini in Europa, stanno tenendo a galla la Casa del Lingotto.
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