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Mercato Usa: ecco perché nel 2011 crescerà

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 10 gen 2011
Mercato Usa: ecco perché nel 2011 crescerà
Un analista dell'associazione concessionari auto Usa ritiene che nel 2011 l'incremento di vendite sarà a 2 cifre. Ecco i principali motivi.

Un analista dell’associazione concessionari auto Usa ritiene che nel 2011 l’incremento di vendite sarà a 2 cifre. Ecco i principali motivi.

In base alle previsioni degli analisti, nel 2011 il mercato automobilistico statunitense dovrebbe registrare aumenti percentuali a due cifre. A dirlo è uno dei top manager dell’Associazione nazionale dei concessionari auto a stelle e strisce (Nada), il quale sostiene anche che sarà proprio il boom di vendite di auto che trainerà la ripresa economica del Paese.

“Ci saranno 5 principali fattori che faranno sì che si venderanno 12,9 milioni di auto e furgoni, rispetto agli 11,6 milioni del 2010″ ha detto Paul Taylor, capo dell’area finanza. Ed eccoli qui elencati:

1 – Ci sarà una maggior scelta di prodotti: le Case costruttrici stanno producendo un numero sempre maggiore di modelli. La settimana prossima, al Salone dell’auto di Detroit, saranno esposte oltre 700 tra auto e furgoni in rappresentanza di 40 marchi di America, Asia ed Europa.

2Minor costo del denaro: i bassi tassi di interesse faranno salire le vendite rateali.

3Tagli fiscali: il fatto che il parlamento Usa abbia esteso la politica fiscale di Bush fino alla fine del 2010, insieme all’estensione degli eco-incentivi governativi incentiverà non solo gli acquisti ma anche gli investimenti delle Case costruttrici per almeno 2 anni.

4Boom azionario: il 2010 si è chiuso con i titoli azionari in rialzo alla Borsa di Wall Street. Si tratta del livello più alto da settembre 2008. E questo boom favorirà le vendite di auto di lusso, come è consuetudine negli States: crescono le azioni e in seguito crescono le vendite di prodotti di lusso, come le auto. E la cosa è già iniziata.[!BANNER]

5Aumento del prezzo della benzina: se questa cosa non è positiva per l’economia in generale, lo è invece per le vendite di auto piccole, ibride o diesel, visto che i nuovi modelli consumano meno carburante. E la cosa sarà vera soprattutto per i costosi modelli ad alimentazione elettrico-benzina, che spesso rimangono desolatamente invendute negli show-room dei concessionari quando il prezzo della benzina è basso.

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