Il piano aziendale 2020-2024 comunicato dai vertici di Ingolstadt prevede 12 miliardi di euro per la sola e-mobility. Tutti i dettagli.
Ad una manciata di ore dall’annuncio relativo all’imminente programma di aggiornamento alle impostazioni powertrain per e-tron 55 quattro, finalizzato ad una ulteriore ottimizzazione dell’efficienza complessiva del veicolo, i vertici Audi elencano, con l’ausilio delle cifre messe sul tavolo dei progetti, il dettaglio della progressiva transizione del marchio di Ingolstadt verso la mobilità elettrica. Un programma articolato su cinque anni, e rivolto alla definizione delle strategie di evoluzione per ricerca e sviluppo, riconversione dei complessi industriali, delle linee di produzione e delle relative attrezzature; e attraverso il quale, in un’ottica a lungo termine, si stima l’accesso ad ulteriori risorse.
Nello specifico, il programma di sviluppo e-mobility 2020-2024 per Audi segue la definizione del “capitolato-2025” in materia di elettrificazione, guida autonoma e digitalizzazione, riqualificazione e formazione del personale e adeguamento “carbon neutral” dei siti di produzione, dettagliato all’inizio dello scorso ottobre da Bram Schot, ex-amministratore delegato Audi il cui incarico, a metà novembre, è passato a Markus Duesmann; meno di due settimane fa, inoltre, il management del Gruppo VAG ha annunciato un monte-investimenti da 60 miliardi di euro, entro il 2024, per lo sviluppo di elettrificazione, ibridizzazione e tecnologie digitali anche riguardo alle economie di scala.
Ecco le cifre per i prossimi cinque anni
Per il quinquennio 2020-2024, confermano i vertici del marchio di Quattro Anelli, la somma complessiva finalizzata ad un ulteriore “boost” in chiave eco friendly ammonta ad un totale di “Circa 37 miliardi di euro”, frutto – indica una nota Audi – di “Un significativo miglioramento nell’allocazione delle risorse e nella gestione dei costi oltre che del conferimento della massima priorità all’elettrificazione della gamma”. Un progetto dunque ampio, per quanto necessario se si considera la necessità da parte delle principali case costruttrici di rispettare i nuovi e sempre più stringenti (per il futuro) limiti alle emissioni di CO2 imposti nei mesi scorsi dall’Unione Europea: in pratica, la gamma delle autovetture che ogni Casa costruttrice metterà in vendita dal 2021 dovrà emettere, in media, non più di 95 g/km di CO2, destinati a diminuire ulteriormente (80 g/km) nel 2025 e – futuro step ancora più “drastico” – 59 g/km entro il 2030.
Programmi ad elevata elettrificazione: quanto, quando, come
Entrando ancora di più nei particolari del programma, Audi comunica lo stanziamento di una cifra nell’ordine di 12 miliardi di euro, entro il 2024, in qualità di “Risorse straordinarie alla mobilità a zero emissioni”, annuncia Alexander Seitz, membro del CdA per le Divisioni Finanza, Cina e Area Legal di Audi. Relativamente alla timeline di diffusione di nuovi modelli 100% elettrici o, in un senso più ampio, ad “Elevata elettrificazione” (ovvero ibridi ed ibridi plug-in), Audi prevede, entro il 2025, il lancio di oltre 30 novità, 20 delle quali ad alimentazione elettrica: una previsione che sostanzialmente convalida le recenti previsioni secondo le quali, fra sei anni, il 40% delle vendite sarà rappresentato da vetture ad alimentazione ibrida ed elettrica.
Sinergie di Gruppo, piani industriali, importanti accordi aziendali
Dal punto di vista prettamente industriale, Audi fa affidamento tanto alle sinergie di Gruppo (cioè la collaborazione con Porsche per lo sviluppo del pianale PPE-Premium Plattform Electric che costituisce l’”ossatura” dei modelli di fascia media, full size e luxury; ed il ricorso alla piattaforma modulare MEB-Modularer Elektrobaukasten sviluppata a Wolfsburg e rivolta ai nuovi modelli “compact”), quanto alle solide performance messe a segno dal Piano di azione e trasformazione Audi , avviato due anni fa e che ha già contribuito all’utile operativo con 4 miliardi di euro e, al 2022, si prevede che permetterà un ulteriore investimento di 15 miliardi di euro (“Grazie al Piano di azione e trasformazione Audi abbiamo reso più efficace ed efficiente la gestione degli investimenti. Sono state poste le basi per un ritorno a un margine di redditività nel medio periodo compreso tra il 9 e l’11%”, osserva lo stesso Seitz). “Last but not least”, l’accordo Audi.Zukunft – raggiunto martedì 26 novembre scorso fra i vertici dell’azienda e le rappresentanze dei lavoratori – si prevede che “Darà un contributo fondamentale nel garantire la competitività Audi nel lungo periodo”. Il nuovo accordo-quadro intende ottimizzare, in parallelo all’andamento del mercato, la capacità produttiva degli stabilimenti di Ingolstadt e Neckarsulm, nonché una serie di misure di adeguamento responsabile della forza lavoro (sviluppo di nuovi profili professionali, estensione delle garanzie occupazionali fino al 2029). Si stima che l’impatto, positivo, dall’accordo Audi.Zukunft sia quantificabile in una cifra nell’ordine di 6 miliardi di euro. Anche quest’ultima verrà destinata “Ad ulteriori investimenti”.