Sulla base di crash test EuroNcap, ecco alcune delle vetture “5 Stelle Ncap” e di attuale produzione che hanno ottenuto le valutazioni più elevate.
La scelta di un’autovettura è un fatto strettamente soggettivo. La decisione su quale modello puntare la propria attenzione dipende da molti fattori. Soltanto per fare qualche esempio, vi incidono gusti personali, preferenze correlate all’utilizzo prevalente che il singolo automobilista intende farne, tipologia di alimentazione (benzina, diesel, ibrida, ibrida plug-in oppure 100% elettrica), spese di gestione, ingombri esterni, tecnologie di bordo.
C’è tuttavia un elemento sul quale le Case auto da tempo rivolgono un impegno via via maggiore: la sicurezza. Posto che, alla base di qualsiasi veicolo si decida di acquistare, a corredo del buon automobilista deve sempre esserci una personale educazione alla prudenza ed al rispetto per tutte le altre categorie di utenti della strada e per le persone trasportate (oltre che, ovviamente, per se stessi), è vero che negli anni i temi legati allo sviluppo delle tecnologie volte a cercare di evitare per quanto possibile gli incidenti hanno fatto passi da gigante. Oggi è necessario per progettare un’auto i costruttori devono tenere conto delle scocche a deformazione progressiva e programmata, delle strutture di rinforzo per minimizzare i danni fisici alle persone a bordo in caso di collisione, e dei dispositivi ADAS-Advanced Driver Assistance Systems, oggi imprescindibili nell’equipaggiamento di bordo. Tanto più che i tecnici EuroNcap, l’ente europeo di certificazione sulla sicurezza degli autoveicoli, anno dopo anno rinnovano il protocollo delle valutazioni, con la periodica aggiunta di sistemi essenziali per l’ottenimento delle ben conosciute “5 Stelle Ncap” che rappresentano l’optimum sulla determinazione del grado di sicurezza offerto dall’autovettura nelle simulazioni di urto (frontale, laterale, tamponamento) e nella prontezza di riconoscimento di pedoni, ciclisti ed altri veicoli fornita dal dispositivo AEB di frenata autonoma d’emergenza con relative funzioni di rilevamento.
Per questo, è bene conoscere quali sono, fra le decine di vetture sottoposte ai crash test EuroNcap, i modelli che – categoria per categoria – hanno riportato i giudizi migliori. Nella nostra analisi abbiamo preso in considerazione alcuni dei modelli che, sulla base di una sicurezza per conducenti e passeggeri adulti superiore al 95%, hanno nel complesso fatto segnare le medie più elevate, considerato che i parametri EuroNcap si basano altresì sulla protezione offerta ai bambini a bordo, agli “utenti vulnerabili” e, appunto, alla presenza ed all’efficacia degli strumenti di sicurezza ed ausilio attivo alla guida installati nel veicolo.
Segmento B
La migliore vettura di fascia citycar e segmento B, fra quelle sottoposte ai crash test EuroNcap, si è rivelata essere Renault Clio 2019. Protagonista, lo scorso maggio, della prima tornata di simulazioni di urto 2019 a cura del “New Car Assessment Programme“, la quinta generazione della bestseller prodotta dalla “Marque à Losange” ha confermato l’attenzione alla sicurezza che i tecnici Renault rivestono nella produzione della “Régie”. Di seguito, in termini percentuali, le valutazioni di sicurezza fatte registrare.
Renault Clio 5
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 96%
- Sicurezza bambini a bordo: 89%
- Protezione utenti vulnerabili: 72%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 75%.
Renault Clio 5, in effetti, propone nella dotazione un ampio assortimento di sistemi di sicurezza attiva (dal Lane Keeping Assist con Lane Departure Warning alla frenata autonoma d’emergenza attiva) e il modulo “Highway and Traffic Jam Companion” (disponibile a bordo della versione TCe 130 CV FAP), che consiste nel ricorso a tre sistemi ADAS in un’unica soluzione: Cruise Control adattivo, sistema di frenata e ripartenza autonome, Lane Centering (centraggio corsia di marcia).
Berline di fascia compatta
Abbiamo volutamente scelto di indicare, per la palma di modello più efficace in termini di sicurezza fra quelli che appartengono al segmento C, a due dirette concorrenti (Mazda3 2019 e la nuovissima Volkswagen Golf 8), in quanto fra la “compatta” di Hiroshima e la bestseller di Wolfsburg la valutazione dei tecnici EuroNcap è stata simile e molto elevata.
Ecco di seguito come sono andati i due crash test.
Mazda3
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 98%
- Sicurezza bambini a bordo: 87%
- Protezione utenti vulnerabili: 81%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 73%.
Volkswagen Golf 8
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 95%
- Sicurezza bambini a bordo: 89%
- Protezione utenti vulnerabili: 76%;
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 78%.
Se l’una si è mostrata “migliore” in alcuni dei parametri di rilevamento (Mazda3 per la sicurezza passeggeri adulti e “utenti vulnerabili”), l’altra ha mostrato i propri meriti in altre categorie (per VW Golf, strumenti di sicurezza ed ausilio attivo alla guida provvisti di serie, sicurezza “baby passeggeri”). La media delle valutazioni percentuali (84,75% “contro” 84,5%) ha dunque “premiato” Mazda3, seppure di un soffio. Ciò che appare più rilevante, in ogni caso, è appunto la notevole cura posta dai grandi costruttori nei confronti delle questioni che riguardano la sicurezza, tanto più incisive quanto maggiore è la diffusione dei modelli di segmento C, uno dei più “centrali” – insieme alla fascia SUV e crossover – nel parco circolante in Europa.
Berline di fascia medio-alta
Anche in questo caso, “una poltrona per due”: fra i modelli di segmento D attualmente in produzione, l’esito dei crash test EuroNcap ha messo in rilievo il sottilissimo divario fra due scuole di engineering, ovvero quella tedesca (o meglio: bavarese) e quella americana (anzi, californiana). La prima, con Bmw Serie 3 – sottoposta alle simulazioni di urto ad ottobre 2019 –, ha spiccato per l’elevata protezione per il corpo di conducenti e passeggeri (quello anteriore e quelli seduti dietro) nell’urto frontale come nelle simulazioni di impatto laterale, contro una barriera “a tutta larghezza” così come contro un palo; ed ha fatto segnare una valutazione positiva sulla minimizzazione del colpo di frusta per i sedili anteriori, ed i relativi poggiatesta, nel caso di tamponamento; allo stesso modo, i sedili posteriori hanno messo in evidenza un’adeguata sicurezza in tal senso. Molto buono, infine, il grado di giudizio assegnato alle funzionalità del dispositivo AEB di frenata autonoma d’emergenza, in grado di evitare collisioni in tutte le condizioni di guida urbana. Alle “5 Stelle Ncap” pienamente ottenute dalla nuova generazione del modello Bmw più venduto di sempre ha “replicato” Tesla Model 3, la berlina compatta che già detiene il ruolo di portabandiera della factory fondata da Elon Musk in termini di vendite.
Nel dettaglio, ecco gli esiti di entrambi i crash test.
Bmw Serie 3 2019
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 97%
- Sicurezza bambini a bordo: 87%
- Protezione utenti vulnerabili: 87%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 76%.
Tesla Model 3
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 96%
- Sicurezza bambini a bordo: 86%
- Protezione utenti vulnerabili: 74%;
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 94%.
Nel complesso, “vince” Tesla Model 3, seppure per meno di un solo punto percentuale (87,5% “contro” 86,75%), e soprattutto in funzione dei sistemi multimediali di ausilio al conducente.
Berline di fascia alta
Fra le vetture di fascia medio-alta attualmente in produzione, il punteggio finora più elevato emerso dalle sessioni di crash test EuroNcap è anche uno dei più…datati: si tratta di Volkswagen Arteon, berlina-fastback allestita sul pianale modulare MQB-Modularer Querbaukasten, che riportò la massima valutazione ad inizio luglio 2017. Equipaggiata, come richiesto dal “New Car Assessment Programme” per ottenere una valutazione elevata, con l’AEB (qui provvisto delle funzionalità City ed extraurbana), con il cofano attivo per la sicurezza dei pedoni e con i dispositivi di controllo velocità e mantenimento corsia, Arteon offrì le valutazioni percentuali qui sotto riassunte.
Volkswagen Arteon (2017)
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 96%
- Sicurezza bambini a bordo: 85%
- Protezione utenti vulnerabili (pedoni): 85%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 82%
Auto sportive
È interessante la determinazione del grado di sicurezza offerto dalle vetture in configurazione Spider: d’accordo che, per contrastare in maniera ottimale gli elementi strutturali in meno (rispetto a modelli di pari cilindrata, tuttavia dotati di “convenzionali” carrozzerie chiuse), le vetture dall’impostazione “en plein air” vengono provviste di rinforzi alla scocca che minimizzano la torsione. È d’altro canto ottimo, e perfettamente “in linea” con le valutazioni migliori dell’anno, l’esito dei crash test che, ad inizio settembre 2019, hanno interessato la Bmw Z4. La rinnovata roadster alto di gamma bavarese, di recente rientro sul mercato dopo una lunga assenza dai listini e che condivide pianale (la piattaforma CLAR-CLuster ARchitecture), motorizzazione 3.0 a sei cilindri e trasmissione (trazione posteriore) con Toyota Supra, il riscontro dai crash test è stato ottimo. Di seguito i risultati.
Bmw Z4
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 97%
- Sicurezza bambini a bordo: 87%
- Protezione utenti vulnerabili: 91%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 76%
Compact SUV e crossover
Sottoposto ai crash test nella medesima tornata che aveva visto primeggiare Mazda3 nel proprio segmento, il city-Sport Utility Volkswagen T-Cross si è segnalato per ottime qualità di sicurezza, tanto per gli occupanti adulti quanto per i più piccoli, così come nei confronti di ciclisti e pedoni e riguardo ai dispositivi di sicurezza attiva installati (nello specifico, come richiesto dal protocollo EuroNcap, l’AEB che deve dimostrare una immediata reazione al riconoscimento di “utenti vulnerabili” e di altri veicoli).
Volkswagen T-Cross
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 97%
- Sicurezza bambini a bordo: 86%
- Protezione utenti vulnerabili: 81%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 80%
Medium SUV
Salendo di categoria per restare nel comparto Sport Utility, la valutazione emersa in occasione della “tornata” di novembre 2019 dei crash test EuroNcap ha “premiato” Mazda CX-30. Il nuovo SUV del marchio di Hiroshima, che sul mercato occupa una posizione intermedia fra il più compatto CX-3 ed il più grande CX-5, si è dimostrato ottimamente efficace nella protezione degli occupanti e dei bambini in tutte le simulazioni di urto (impatto frontale, prove di collisione laterale, tamponamento), allo stesso modo della sicurezza offerta dall’AEB provvisto di serie per l’individuazione di pedoni, ciclisti ed altri veicoli. Elevato anche il grado di sicurezza offerto dal cofano e dal paraurti.
Mazda CX-30
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 99%
- Sicurezza bambini a bordo: 86%
- Protezione utenti vulnerabili: 80%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 77%
SUV di grandi dimensioni
Anche per la categoria SUV full-size, l’individuazione dei modelli più efficienti dal punto di vista della sicurezza può essere effettuata sulla base di più performance rilevate dai crash test EuroNcap. In questo caso, sono ben cinque gli Sport Utility di fascia alta, e correntemente in produzione, che hanno ottenuto una valutazione di sicurezza per i passeggeri a bordo superiore al 95%. Due di essi, ovvero Seat Tarraco e Tesla Model X (che, come messo in evidenza dall’incidenza di protezione nelle singole “voci” espressa in termini percentuali, risulta di fatto essere anche l’auto elettrica complessivamente più sicura fra quelle sottoposte ai crash test EuroNcap), hanno svolto le rispettive prove di urto nel 2019; gli altri tre, cioè Alfa Romeo Stelvio, Porsche Cayenne e Volvo XC60, risalgono al 2017.
Ecco le rispettive valutazioni.
Seat Tarraco
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 97%
- Sicurezza bambini a bordo: 84%
- Protezione utenti vulnerabili: 79%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 79%
Tesla Model X
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 98%
- Sicurezza bambini a bordo: 81%
- Protezione utenti vulnerabili: 72%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 94%
Alfa Romeo Stelvio (2017)
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 97%
- Sicurezza bambini a bordo: 84%
- Protezione utenti vulnerabili: 71%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 60%
Porsche Cayenne (2017)
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 95%
- Sicurezza bambini a bordo: 80%
- Protezione utenti vulnerabili: 73%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 62%
Volvo XC60 (2017)
- Protezione conducenti e passeggeri adulti: 98%
- Sicurezza bambini a bordo: 87%
- Protezione utenti vulnerabili: 76%
- Sistemi di sicurezza attiva a bordo: 95%
In conclusione
la carrellata delle migliori performance emerse dai crash test EuroNcap che abbiamo illustrato fornisce una nostra panoramica sulle “best in class” sulla base delle rilevazioni effettuate in rispondenza al protocollo del “New Car Assessment Programme” di Bruxelles. È chiaro che i giudizi finali “5 Stelle Ncap” sono molto più numerosi, e in alcuni casi si distaccano poco dalla vetta. Ciò è un bene, in quanto contribuisce a fornire al potenziale acquirente un solido plafond tecnico in materia di sicurezza per se e soprattutto per gli altri, sul quale effettuare la propria scelta. Per questo, ed a concludere, riportiamo di seguito un riassunto di tutti i punteggi 5 Stelle Ncap 2019.
Audi A1; Audi Q7; Audi Q8; Bmw Serie 1; Bmw Serie 3; Bmw Z4; Audi e-tron; Citroen C5 Aircross; DS3 Crossback; Ford Focus; Ford Puma; Ford Kuga; Ford Explorer; Ford Mondeo; Honda CR-V; Kia Ceed; Lexus UX; Mercedes Classe B; Mercedes CLA; Mercedes GLB; Mercedes GLE; Mercedes Classe G; Mercedes EQC; Mazda 3; Mazda CX-30; MG HS; MG ZS EV; Nissan Juke; Peugeot 2008; Porsche Taycan; Range Rover Evoque; Renault Clio 5; Renault Captur; Seat Tarraco; Skoda Scala; Skoda Kamiq; Skoda Octavia; SsangYong Korando; Subaru Forester; Tesla Model 3; Tesla Model X; Toyota Corolla; Toyota Rav4; Volkswagen Golf 8; Volkswagen T-Cross.