Dopo la bancarotta con l’11 per cento in più di veicoli venduti rispetto ad Aprile primi segnali di ripresa per General Motors negli USA
Dopo la bancarotta con l’11 per cento in più di veicoli venduti rispetto ad Aprile primi segnali di ripresa per General Motors negli USA
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191.875 auto consegnate a Maggio negli USA sono un buon risultato per General Motors. Buono si fa per dire dato che, rispetto a un anno fa, il calo è del 29,6 per cento; ma davanti alla débâcle che ha portato, di fatto, a nazionalizzare il gruppo americano, ogni minimo raggio di sole è benvenuto.
Qui, la buona notizia è che rispetto ad Aprile, il volume complessivo di vendite è salito dell’11%, il che significa 19.000 fra automobili e mezzi pesanti venduti, il miglior risultato mensile del 2009. Un primo segnale positivo che accomuna GM con Chrysler, che nell’ultimo mese ha anche essa ottenuto il miglior risultato del 2009.
Fra i fattori che rincuorano gli analisti di Detroit, la buona performance del marchio Chevrolet, le cui vendite sono salite del 28 %, trainate dai modelli Camaro, Malibu, Cobalt, Corvette e Aveo.
La Camaro, in particolare, va piuttosto bene: a Maggio ne sono state vendute 5.500, senza bisogno di incentivi e la richiesta è ancora forte. Anche il segmento dei pick-up (con i modelli Silverado e Sierra) e quello dei crossover (+ 15 % rispetto ad Aprile) danno segni di ripresa.
Una menzione speciale meritano le vetture ibride, uno dei pilastri da cui dovrebbe partire la riscossa della Casa americana; a Maggio ne sono state vendute 1.739 (6.895 in tutto il 2009). Una goccia nel mare, per il momento. La scelta di gamma è però molto vasta: GM offre le Malibu, Tahoe and Silverado a marchio Chevrolet, le Yukon e Sierra a marchio GMC, la Cadillac Escalade e le Saturn Aura e Vue.
Rispetto a un anno fa, le scorte di magazzino di GM sono crollate: alla fine del mese scorso c’erano in stock appena 674.000 veicoli (fra auto e camion), il 13 % in meno di un anno fa.