Annunciato uno studio di fattibilità su una possibile partnership fra il marchio di Goteborg e la proprietà cinese.
Una nuova “big Alliance” sta per affacciarsi sul sempre più articolato – dal punto di vista delle partnership – comparto automotive globale, in cui sempre più piede prende l’assunto secondo il quale l’unione fa la forza. In questo caso, più che di “semplice” sinergia fra due Gruppi fra loro indipendenti, potrebbe trattarsi dell’evoluzione di un già esistente asset societario. I vertici Volvo annunciano di essere in fase di valutazione, insieme agli omologhi della holding cinese Geely, delle condizioni utili all’unione delle rispettive attività. L’obiettivo, espresso da un breve comunicato del marchio di Goteborg, è presto detto e facilmente individuabile nell’attuale “corsa” alle partnership strategiche: “Creare un Gruppo globale ‘di peso’, e che fornirebbe un ulteriore boost alle sinergie finanziarie e tecnologiche fra le due aziende”.
I due brand resteranno distinti
Una volta concretizzata, indica il top management Volvo, la nuova partnership “possiederebbe l’ampiezza, il know how e le risorse adatte ad assumere un ruolo di primo piano nell’ampia fase di trasformazione cui l’intero settore dell’auto si trova al centro”. Il presidente della holding Geely, Li Shufu, osserva che “L’unione delle due realtà si tradurrebbe in un forte Gruppo globale”. Il progetto è peraltro appena abbozzato, dunque ulteriori dettagli saranno resi noti più avanti. Appare fin da ora interessante notare, fra i primi “capitoli” del programma, il mantenimento di una distinta identità da parte di Volvo e Geely, nonché dei brand Lynk & Co e Polestar. È quindi possibile ipotizzare che ogni società punterà i propri riflettori su una precisa attività di engineering e di mercato. “Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare con Håkan Samuelsson, presidente ed amministratore delegato di Volvo Cars, per indagare ulteriormente su questa opportunità – prosegue Li Shufu – L’obiettivo è rivolto al rafforzamento delle sinergie all’interno del Gruppo mantenendo il vantaggio competitivo e l’integrità di ogni singolo marchio”.
Quotazione a Hong Kong e, successivamente, a Stoccolma
Dal punto di vista dei mercati finanziari, annuncia la nota pubblicata nel sito corporate di Volvo Cars, “La nuova ‘Alliance’ avrebbe in un primo tempo accesso al mercato dei capitali attraverso la Borsa di Hong Kong; successivamente, la previsione è di quotarsi anche sul listino titoli di Stoccolma”. “Volvo e Geely – si legge nel comunicato – procederanno alla creazione di un gruppo di lavoro congiunto per preparare una proposta ai rispettivi Consigli di Amministrazione”.
Dall’acquisto alla creazione del sub-brand Polestar
L’embrione di accordo di programma indirizzato verso una possibile fusione costituisce l’ultimo passo (in ordine di tempo) di un percorso avviato dieci anni fa esatti. Nel 2010, il colosso cinese Geely (Gruppo fondato nel 1997 come filiale di Zhejiang Geely Holding Group), che attualmente conta su dodici stabilimenti di produzione e – insieme a Byd Auto, Chery e Great Wall – costituisce uno dei “giganti” dell’auto in Cina, acquisì il 100% delle quote di Volvo Cars fino a quell’epoca in mano a Ford e che viveva una situazione piuttosto difficile: la cifra pagata da Geely all’”Ovale Blu” per la cessione di Volvo Cars fu nell’ordine di 1,8 miliardi di dollari. In virtù dell’acquisto, il marchio svedese tornò “in attivo”, fino al raggiungimento di un primo record di vendite che avvenne nel 2014 (circa 465.000 le unità vendute in quell’anno); traguardo poi ulteriormente superato nei sei anni successivi: il consuntivo 2019, reso noto all’inizio di quest’anno, indica in 705.452 le Volvo vendute a livello globale, cifra che in termini percentuali si traduce in un +9,8% rispetto al monte-vendite 2018. In particolare, l’aumento nelle vendite dei modelli Volvo elettrificati è stato, nel 2019, del 22,9% in più in rapporto al 2018, e più che raddoppiato prendendo come paragone l’anno precedente, il 2017 contrassegnato dalla presentazione di Polestar 1, coupé ibrida a due posti più due quale primo modello del “sub-brand” Polestar sorto nel medesimo anno come emanazione hi-tech in chiave di mobilità eco friendly; a Polestar 1 ha (2019) fatto seguito Polestar 2, primo veicolo 100% elettrico del nuovo marchio. Il prossimo capitolo, a suo tempo annunciato per il 2021, sarà Polestar 3, SUV “zero emission” che consoliderà la lineup Volvo in qualità di principale competitor nei confronti di Tesla, ma anche della gamma Audi e-tron e Mercedes Eq.