L’emergenza sanitaria ha portato i due “big”, prossimi al matrimonio “au pair”, alla rinuncia. Confermato l’impegno a fondersi entro l’inizio del 2021.
L’emergenza sanitaria da Coronavirus, e l’impatto del “lockdown” (settimane di stop alla produzione, temporanea chiusura della rete commerciale, crollo delle nuove immatricolazioni verificatosi a marzo e ad aprile 2020) a livello globale, incide anche sulle decisioni dei big player del comparto automotive in materia finanziaria. In una nota congiunta, firmata dai rispettivi massimi vertici, Fiat-Chrysler e Groupe Psa – ovvero i “promessi sposi” sui quali da mesi vengono puntati i riflettori dell’intero comparto dell’auto – annunciano di rinunciare alla distribuzione, per quest’anno, del dividendo ordinario dei rispettivi titoli riferiti all’esercizio 2019. Questo, come viene espressamente indicato, come conseguenza del Coronavirus.
Di seguito il testo integrale del comunicato.
“Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles NV ed il Consiglio di Gestione di Peugeot SA (“Groupe Psa”) hanno ciascuno deciso di non distribuire nel 2020 un dividendo ordinario a valere sull’esercizio 2019, alla luce dell’impatto dell’attuale emergenza dovuta al Covid-19”.
Fusione: tutto confermato
La decisione di operare insieme sulla distribuzione dei dividendi ordinari ai rispettivi azionisti rappresenta una condizione peraltro messa in conto nei termini di accordo, e che gli esperti di Equita, riporta IlSole 24Ore, considerano come “prevedibile, per mantenere maggiore flessibilità finanziaria in una fase molto critica”. Da qui la seconda importante questione affrontata nel comunicato ufficiale: il processo di fusione fra i due Gruppi, che procede, con l’obiettivo di completare la “Big Alliance” nei tempi previsti lo scorso autunno, vale a dire nei prossimi mesi (al più tardi, per l’inizio del 2021). Ecco cosa specifica la seconda parte del comunicato.
“Fca e Groupe Psa confermano che le attività in preparazione della fusione 50/50 delle loro attività annunciata nel dicembre del 2019 procedono positivamente, ivi compresi gli adempimenti per l’approvazione da parte delle Autorità antitrust ed altre Autorità. Ci si attende che la fusione sia completata nei tempi previsti, prima della fine del primo trimestre 2021, subordinatamente al soddisfacimento delle ‘closing conditions’ d’uso”.
In sintesi, i punti-chiave dell’accordo
Il “capitolato” degli obiettivi della fusione “au pair” tra Fiat-Chrysler Automobiles e Groupe Fca, destinato a dare vita al quarto Gruppo automotive mondiale per volumi di vendita complessivi (8,7 milioni di veicoli: dietro, cioè, Toyota Group, Gruppo Volkswagen e Renault-Nissan-Mitsubishi), ricordiamo, fa leva sui seguenti punti principali:
- Mantenimento di tutti i 14 marchi che fanno capo a ciascuna delle due parti (Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Chrysler e Dodge più Ram per l’”asse Torino-Detroit”; e Citroen, DS, Peugeot, Opel e Vauxhall da parte di Psa Groupe)
- Creazione di sinergie congiunte per 3,7 miliardi di euro complessivi
- Assoluta attenzione allo sviluppo hi-tech per il comparto automotive, più che mai di stretta attualità, in materia di e-mobility, connettività e guida autonoma, per un monte-investimenti nelle nuove tecnologie stimato in oltre 5 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.