I dati diffusi dall’Acea ci offrono un quadro decisamente impietoso causato dalle misure di lockdown che hanno bloccato produzione e vendite in tutto il Vecchi Continente.
Come era lecito aspettarsi, il mercato auto europeo è letteralmente crollato nel mese di aprile a causa della del lockdown che ha bloccato produzione e vendite in tutto il Vecchio Continente per evitare un ulteriore aumento dei contagi da Coronavirus. I dati diffusi dall’Acea (l’Associazione europea dei costruttori) ci offrono infatti un quadro decisamente impietoso: nello scorso mese le immatricolazioni nell’area Ue+Efta (compreso il Regno Unito) non hanno superato le 292.182 unità, registrando così un calo dello 78,3% rispetto al medesimo periodo di un anno fa.
Italia maglia nera
Tutti i Paesi dell’area presa in esame hanno denunciato un crollo della domanda a doppia cifra, ma ovviamente dove le misure di restrizione sono state più rigide si sono anche registrati i maggiori cali di vendita. I paesi più colpiti dal Coronavirus, ovvero Italia, Spagna e Regno Unito, hanno registrato un calo delle vendite rispettivamente pari 97,6%, del 97,3% e del 96,5%. Per nulla confortante il dato proveniente dalla Francia, dove si è verificato un crollo dell’88,8%, mentre in Germania il calo si è fermato al 61,1%. I paesi che hanno registrato minori perdite sono Svezia (-37,5%), Finlandia (-38,5%) e Olanda (-53%),
Pesante calo anche nel primo quadrimestre
A causa delle mancate vendite di marzo e aprile, il primo quadrimestre ha subito perdite pesanti: nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e aprile le immatricolazioni hanno toccato quota 3.346.193 unità, ovvero il 39,1% in meno rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. La maglia nera anche questa volta va all’Italia che ha registrato una flessione delle registrazioni pari al 50,7%, seguita da Spagna (-48,9%), Francia (‐48%), Regno Unito (-43,4%) e Germania (‐31%).
I dati dei singoli costruttori
Il pesante crollo delle vendite che ha interessato l’Italia ha danneggiato principalmente il Gruppo FCA che ad aprile deuncia un crollo delle vendite pari all’87,7%, per un totale di 10.952. Esaminando i singoli brand del Gruppo scopriamo che Fiat ha perso l’86,7%, Jeep l’88,4%, Lancia il 98%, l’Alfa Romeo l’85,8% e la Maserati il 90,7%.
Il Gruppo Volkswagen ha registrato 84.396 immatricolazioni che equivalgono ad un calo del 75%. Il brand omonimo con sede a Wolfsburg perde il 76,3% delle registrazioni, la Skoda il 66,9%, l’Audi il 76,5%, la Seat l’80,9%, Porsche il 70% e mentre i marchi Bentley, Lamborghini e Bugatti il 64,8%. Il Gruppo BMW ha immatricolato ad aprile 25.729 unità, apri ad un calo del 69,7% (brand Bmw-69% e Mini -73%). Daimler ha immatricolato 16.759 vetture, registrando un crollo dell’80,1% (Mercedes -78% e Smart -96,1%).
Il Gruppo PSA ha distribuito 38.461 unità, calando in questo modo dell’82,4% (Peugeot -82,5%, Opel -82,9%, Citroën -82,2% e DS -73,8%). Il Gruppo Renault ha immatricolato 28.631 veicoli segnando un -79,5% (il brand Renault -79,4%, Dacia -78,6%, Lada -71,2% e Alpine -92,3%).
Con 15.724 immatricolazioni, Ford flette dell’80,7%, mentre Jaguar-Land Rover registra 1.852 veicoli e cala Volvo del 68%, con 9.032 unità, il Gruppo Hyundai -79,3% (18.809 immatricolazioni), il Gruppo Toyota (11.130 registrazioni) -79,6%, Nissan -86,2%, Mazda -82,6%, Mitsubishi -65,9% e Honda -88,5%.