Primi segnali positivi per il mercato europeo dell’auto, anche se l’Italia e il Gruppo Fiat non riescono ancora ad agganciare la ripresa.
Primi segnali positivi per il mercato europeo dell’auto, anche se l’Italia e il Gruppo Fiat non riescono ancora ad agganciare la ripresa.
Il mese di settembre regala al mercato europeo dell’auto finalmente un segno positivo, registrando una crescita del 5,5%, con 1.194.216 vetture consegnate, contro le 1.132.238 dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un ottimo risultato se si considerta che ad agosto le vendite erano calate del 4,9%, mentre nei primi nove mesi del 2013 la flessione risulta del 4% rispetto all’anno precedente, con 9.338.897 vetture immatricolate. Purtroppo questi segnali incoraggianti non comprendono il difficile mercato italiano che nel mese di settembre ha fatto registrare un -2,9% rispetto al settembre 2012, seguita dalla Germania con -1,3%. Al contrario, gli altri tre principali mercati europei: Gran Bretagna, Francia e Spagna hanno registrato un incremento rispettivamente del 12,1%, 3,4% e 28,5%.
Queste cifre fanno da preludio alla difficile situazione in cui versa il mercato italiano, particolarmente penalizzato da una politica di austerità e da pochi incentivi nei conforti del comparto auto. Questa difficile congiuntura economica che affligge il nostro paese continua a ripercuotersi sul Gruppo Fiat che nel mese di settembre ha immatricolato solo 65 mila vetture, con una flessione del 3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una quota del 5,4%, ovvero mezzo punto in meno rispetto al 2012. Il dato negativo della Casa del Lingotto è il risultato di un pessimo andamento del Gruppo italiano nel nostro paese (-11,7% rispetto al 2012), che si traduce in 573mila vetture immatricolate nel progressivo annuo, con una quota del 6,1%, cioè -0,3% rispetto ai primi nove mesi del 2012. Al contrario, negli altri pasi europei, il Gruppo Fiat ha segnato dei risultati molto positivi: in Gran Bretagna le immatricolazioni sono cresciute del 21,1%, in Francia del 14% e in Spagna addirittura del 41,4%.
Gli altri marchi automobilistici risultano invece in forte ripresa, come dimostrano i dati relativi alla Volkswagen che conquista un +5,8%, mantenendo una quota complessiva del 23,7%, subito dietro troviamo il Gruppo PSA con una quota del 9,9% (in perdita di tre punti percentuali), mentre sul terzo gradino del podio si posiziona GM con un 8,4% in crescita del 5,4%. Al quarto posto troviamo Ford con l’8,1% ed una crescita di 5 punti, seguita a ruota da Renault (7,9%) che segna una repentina crescita del 21,8%. I marchi premium come Bmw e Daimler, rispettivamente con una quota del 7,4% (+6,4%) e 5,7% (+12,3%), seguite a ruota da Toyota e Hyundai che superano il +6%, mentre Nissan e Kia perdono lo 0,3%. Va invece a gonfie vele il Gruppo Jaguar-Land Rover, che guadagnano addirittura il 18,3%.