Il nuovo piano industriale punta a rivoluzionare la struttura e gli obiettivi globali dei brand appartenenti al Gruppo PSA.
Il nuovo piano industriale punta a rivoluzionare la struttura e gli obiettivi globali dei brand appartenenti al Gruppo PSA.
“Back in the race“, ovvero “di nuovo in corsa”: questo è l’emblematico nome scelto dal Gruppo PSA (Peugeot–Citroen) per indicare il nuovo piano industriale, recentemente varato per rilanciare le attività globali del Costruttore d’oltralpe.
Un piano industriale da 5 anni
Carlos Tavares, nuovo numero uno del Gruppo francese, ha finalmente delineato i dettagli che dovrebbero riportare in corsa i marchi Peugeot e Citroen, ormai da tempo alle prese con una forte crisi che ha portato una vertiginosa perdita di utili. Il nuovo piano di ristrutturazione della durata di cinque anni, messo a punto da Tavares, ha tre principali obiettivi finanziari nel breve e nel medio termine: riportare il flusso di cassa operativo in territorio positivo entro il 2016, condurlo almeno verso il target di due miliardi di euro nel periodo compreso tra il 2016 e il 2018 e, per puntare ad un margine operativo del 2% entro il 2018, è stato studiato anche l’obiettivo del 5% al completamento del piano industriale successivo, alla fine del periodo 2019-2023.
Un solo Gruppo suddiviso in tre marchi distinti
Il CEO di PSA intende delineare nel prossimo futuro un’architettura del Gruppo suddivisa in tre marchi: assieme ai brand Peugeot e Citroën, ci sarà anche quello “DS“, promossa da una semplice linea di automobili ad un vero e proprio marchio indipendente dalle Casa del double chevron. Contemporaneamente, i tre marchi saranno riposizionati secondo le proprie caratteristiche, evitando così inutili sovrapposizioni e concorrenze interne tra i vari modelli.
Una gamma globale
Il nuovo piano industriale si distinguerà maggiormente per le sue caratteristiche “globali”: entro il 2020 il Gruppo PSA disporrà di un totale di 26 modelli distribuiti in tutto il mondo, con l’obiettivo di offrire ai consumatori una gamma meno ampia, ma capace di coprire la maggior parte dei segmenti di mercato e in particolare quelli più remunerativi. Il Costruttore francese punterà molto sulle sinergie, tra cui la condivisione tra i vari modelli di tecnologie e l’utilizzo di pianali modulari, in grado di soddisfare le esigenze di una clientela particolarmente eterogenea.
Obiettivo Cina
Il Gruppo PSA – come la maggior parte dei Costruttori europei – punterà sempre di più sul promettente mercato cinese. L’obiettivo dell’azienda francese è quello di triplicare entro il 2020 gli attuali volumi produttivi della joint-venture realizzata con la cinese Dongfeng, oltre ad aumentare lo sviluppo e la produzione dei modelli di alta gamma DS, particolarmente apprezzato negli ultimi anni in Cina. Grazie alla partnership con la Dongfeng, PSA tenterà di entrare di prepotenza anche negli interessanti mercati del sud-est asiatico.