Il mercato auto italiano nel mese di ottobre registra in lieve calo su cui pesa la fine di una buona parte degli incentivi statali.
Dopo il rimbalzo di settembre, dove il mercato automotive italiano aveva segnato un ottimo +9,5%, il mese di ottobre segna un lieve calo, pari al -0,2%, con 156.978 immatricolazioni registrate. Questo risultato è sicuramente dipeso dall’esaurimento dei fondi dedicati agli incentivi auto per la fascia di emissione tra 91 e 110 g/km che si sono esauriti già nella seconda settimana di settembre.
Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, nei primi 10 mesi del 2020 si è registrato un crollo delle vendite del 30,9%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari ad un totale di con 1.123.194 unità immatricolate. Su questo risultato ovviamente pesa il periodo di lockdown vissuto in Italia nel secondo trimestre dell’anno.
I dati di vendita dei vari Gruppi automobilistici
Nonostante il periodo incerto, il Gruppo FCA continua sulla buona scia di settembre, mese in cui ha registrato una crescita del 17,4%, mentre nel mese appena trascorso ha raggiunto un ottimo +12,5%, pari a 38,130 unità vendute. Analizzando i singoli brand, scopriamo che Fiat ha distribuito 25.360 auto (+17,85%), Jeep 6.262 unità (+15,2%), mentre Lancia, con 4.716 immatricolazioni, è scesa del 2,7%, Alfa Romeo, con 1.598, ha registrato un -15,9% e Maserati, con 150 esemplari, cala del 3,9%.
Il Gruppo PSA conquista ad ottobre un segno più, grazie ad una leggera crescita dello 0,5%: il marchio Citroën registra ad ottobre 7.931 immatricolazioni (+15,7%), Opel 6.136 immatricolazioni (+3,5%), mentre con il segno meno troviamo Peugeot (-11,6% e 8.648 unità) e DS (-7,7% e 492 unità). Renault, con 14.681 immatricolazioni cresce dell’8,6% (brand Renault +8,9% e Dacia +8,1%). Male Ford che perde il 4,8%, con 10.285 auto immatricolate.
Il colosso Volkswagen registra ad ottobre una brutta frenata d’arresto, pari ad un calo del 12,2% rispetto a ottobre 2019, con 23.451 immatricolazioni registrate nel mese da poco trascorso. La colpa del calo è del brand omonimo che crolla del 24,8%, con 12.737 registrazioni, mentre gli altri brand sono tutti in segno più: Audi (+0,9%, 5.618), Lamborghini (+100%, 24), Seat (+8%, 2.339) e +33,6% per Skoda (2.733). Per quanto riguarda Daimler, il colosso tedesco perde il 12,5% (6.401 unità) a causa dell’uscita di scena dell Smart con motore termico: il brand Mercedes guadagna l’11%, con 5.719 vetture, mentre Smart perde il 68,5%, con 682 auto immatricolate. Stabile il Gruppo BMW che guadagna un +0,3% (7.174 registrazioni) , suddiviso tra la crescita del brand di Monaco (+2,4% e 5.291 vetture) e la perdita di Mini del 5,1%, con 1.883 immatricolazioni.
Il Gruppo Toyota perde il 2,4%, con 8.734 immatricolazioni, Kia -7,1% (4.262 unità), Hyundai -18,8%, con 4.067 unità, mentre in forte crescita troviamo Suzuki con un +39,5% a 4.951 registrazioni, Honda + 35,5% e Subaru +24%. Altri marchi asiatici in negativo, come Nissan (-9,1%), Mazda (-6,8%) e Mitsubishi (-41,8%).
Volvo perde il 10,5%, con 1.892 veicoli, il Gruppo Jaguar Land Rover addirittura il 26,7%, con 1.736 registrazioni. Nel mese di ottobre scende anche Tesla del 4,5%, ma bisogna sottolineare che il marchio americano arriva da uno strepitoso +155% registrato a settembre. Tra i marchi di supercar, troviamo Porsche con un -18,2% (630 registrazioni), mentre Ferrari cresce del 18,9%, con 44 immatricolazioni.