La leadership delle auto benzina e diesel viene gradualmente “minacciata” dall’avanzare delle quote di mercato delle auto elettrificate.
Il comparto automotive in Europa si evolve gradualmente verso i sistemi di alimentazione a basse, o del tutto assenti, emissioni di diossido di carbonio allo scarico: ovvero auto elettriche e ibride plug-in (vetture “ad elevata elettrificazione”), così come ibride e mild-hybrid.
Un asset evidenziato da Acea (l’Associazione europea che raggruppa le Case costruttrici) in un report sulle nuove immatricolazioni registrate nel quarto trimestre del 2020: nel documento emerge che auto elettriche ed ibride plug-in hanno raggiunto una quota di mercato del 16,5%. Quasi una su sei, in buona sostanza.
Grazie agli incentivi…
Questo si deve, in larga parte, all’introduzione delle misure di incentivo decise da molte delle amministrazioni nazionali dei Paesi UE: i nuovi Ecobonus hanno generato un sostanziale aumento nella domanda di veicoli elettrificati. Innegabile il “peso” – dal punto di vista industriale, commerciale e strategico – di queste cifre, sebbene resta da tenere conto del fatto che si tratta di una fascia piuttosto contenuta se rapportata al complessivo dei veicoli, che ammonta a più di 15 milioni di unità. Nell’intero 2020, osserva Acea, i veicoli full-hybrid hanno rappresentato l’11,9% delle vendite di autovetture nei mercati UE: un valore percentuale pressoché raddoppiato se messo in confronto con il 5,7% che si era registrato nel 2019. Per i veicoli elettrici, l’incidenza raggiunta nel 2020 è stata del 10,5%: tre volte di più rispetto al 3,0% dell’anno precedente.
Benzina e diesel perdono terreno
Sotto gli occhi di tutti c’è, dunque, una graduale crescita delle alimentazioni elettrificate (comprese, va detto, le auto mild-hybrid che vengono assimilate dal punto di vista statistico alle auto ibride). Le auto benzina e diesel, tuttavia, mantengono la leadership di mercato con il 75%: nello specifico, le nuove immatricolazioni di auto a benzina nei Paesi UE, nel Regno Unito e nei Paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sono state quasi 5,8 milioni (per la precisione: 5.749.502). Le nuove auto a gasolio immesse in circolazione lo scorso anno sono state 3.106.377. Numeri che, in termini percentuali, si traducono in, rispettivamente, il 47,5% ed il 28% del mercato europeo globale. La diminuzione si è in effetti fatta sentire (come del resto evidenziato nei recentissimi consuntivi italiani): se raffrontato con il 2019, le nuove immatricolazioni di auto a benzina si sono quasi dimezzate (da 9,2 milioni di unità del 2019 a 5,7 milioni del 2020). E, fra le auto diesel, ci sono state 1,7 milioni di autovetture in meno (da 4,8 milioni del 2019 a 3,1 milioni lo scorso anno).
Ibride (full e mild) sempre in crescita
Ad avere contribuito all’erosione delle quote di mercato delle auto benzina e diesel sono state proprio le vetture ad alimentazione elettrificata: nel 2020, il totale delle auto ibride – quindi: full-hybrid e mild-hybrid nel loro complesso – consegnate è stato di 1.447.973 unità. Ovvero il 53,1% in più rispetto al 2019 (due anni fa erano state poco più di 956.800). È da notare il “boost” di vetture ibride (ci si riferisce, sempre, tanto alle full hybrid “convenzionali” quanto a quelle ad alimentazione “ibrido leggero”, per quanto fra le due categorie vi siano spesso sostanziali differenze tecniche) messo a segno in Italia nell’ultimo trimestre dello scorso anno: +101,9% su base annua, cioè 221.893 nuove unità hybrid e mild-hybrid immatricolate nel nostro Paese nel 2020, a fronte di 109.929 registrate nel quarto trimestre 2019. L’Italia è dunque il secondo mercato più ricettivo per auto ibride e mild-hybrid fra i Paesi UE dopo la Germania in termini di volumi assoluti (poco meno di 327.400 le nuove registrazioni nel quarto trimestre), ma non dal punto di vista della crescita percentuale: quasi 102% in Italia, “soltanto” 68,8% in Germania.
Auto elettriche e plug-in: crescita a tre cifre
Sul fronte delle auto ricaricabili, lo scenario è analogo: una crescita a tre cifre, cui molto hanno inciso gli incentivi all’acquisto, le politiche di espansione delle reti di ricarica e le strategie di evoluzione messe a punto dalle Case costruttrici, con il debutto di numerosi nuovi modelli. Nella fattispecie, auto ibride plug-in ed auto elettriche hanno messo a segno in Europa un totale di 1.364.813 nuove immatricolazioni: circa tre volte di più rispetto alle 559.871 del 2019 (e, percentualmente, ciò si traduce in effetti in un +143,8%). I risultati in questo caso vanno a braccetto con lo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica, “conditio sine qua non” per l’evoluzione del mercato elettrico e plug-in: la graduatoria vede in effetti, fra i Paesi con il maggior numero di nuove registrazioni, quelli nei quali più elevata e capillare è la disponibilità di colonnine e “hub” pubblici e privati. Di seguito la graduatoria dei primi cinque Paesi UE, EFTA e UK.
- Germania: 394.943 nuove immatricolazioni di auto ibride plug-in e 100% elettriche e +262,9% nel quarto trimestre dell’anno
- Francia: 185.719 nuove unità e +202,4%
- Regno Unito: 175.082 e +140,4%
- Norvegia: 105.709 e +32,7%)
- Svezia: 94.077 e +132,8%.
Segue l’Olanda, in sesta posizione con 89.129 nuove unità “alla spina” immatricolate ed una crescita del 33,8%. L’Italia si è difesa molto bene: l’aumento di nuove auto elettrriche e ibride plug-in immesse in circolazione (59.894 veicoli in totale) è stato del 248,8%, con quasi la metà (29.942) registrate negli ultimi due mesi del 2020.
Auto elettriche: +107%
Il monte-immatricolazioni di auto elettriche in Europa ha raggiunto quota 745.684, ovvero +107% rispetto alle poco più di 360.000 immatricolate l’anno precedente. Ecco i primi cinque mercati.
- Germania: 194.474 auto elettriche e +206,3%
- Francia: 111.127 nuove unità zero emission e +159,5%
- Regno Unito: 108.205 e +185,9%
- Norvegia: 76.804 e +27,3%
- Olanda: 73.204 e +18,6%.
In Italia, la crescita di auto elettriche è stata del 204%: le nuove immatricolazioni sono state 32.487, “contro” 10.685 del 2019.
Auto ibride plug-in: +210%
Meno numerose nelle cifre assolute, ben più elevate in termini percentuali: le vetture ibride ricaricabili registrate in Europa sono state 619.129, tuttavia il “fattore crescita” è stato ben più sostanzioso. Anzi, quasi raddoppiato rispetto all’aumento delle nuove auto elettriche: +210%. Ecco la classifica dei primi cinque Paesi.
- Germania: 200.469 nuove immatricolazioni di autovetture ibride plug-in, e +342,1%
- Francia: 74.592 e +301,2%
- Regno Unito: 66.877 e +91,2%
- Svezia: 66.109 e +166,5%
- Belgio: 31.343 e +252,2%.
In Italia, seppure i numeri sono ben lontani da quelli messi a segno, ad esempio, dalla Germania che si può dire incide per un terzo sul mercato delle auto ibride ricaricabili (27.407 nuove unità plug-in “contro” 6.485 del 2019), l’aumento percentuale è stato ancora più elevato rispetto a quello fatto registrare dai tedeschi: +322,6%.