La Volvo diventerà della Geely il 14 Febbraio. Comunicato che la SUV XC90 sarà costruita in Cina. Quali saranno le strategie?
La Volvo diventerà della Geely il 14 Febbraio. Comunicato che la SUV XC90 sarà costruita in Cina. Quali saranno le strategie?
Mancano due mesi precisi al cambio di proprietà per la Volvo. Secondo i dirigenti della Geely, attualmente il Costruttore cinese con il maggior numero di auto vendute, la vendita del marchio svedese dalla Ford sarà ufficializzato il 14 Febbraio, il giorno del Capodanno cinese. All’operazione, valutata dalla Ford per 1,8 miliardi di dollari, parteciperà in maniera indiretta anche una cordata di banche cinesi, per finanziare l’acquisto con 1 miliardo di dollari.
La vicenda della quale si parla da alcune settimane, dunque, si avvia a una conclusione. Anche se resta da definire la questione relativa al know how. Il marchio andrà in Cina. Ma le tecnologie? Nei giorni scorsi, la stessa Geely aveva assicurato che gli stabilimenti della Volvo in Europa resteranno in funzione, assieme al quartier generale di Goteborg. Non solo: a Ginevra, il prossimo Marzo, sarà presentata la nuova C60, con la quale la sinergia fra la Casa svedese e la Ford proseguirà.[!BANNER]
Intanto, è stato comunicato sul sito di news economiche Chinaknowledge che la Geely ha intenzione di costruire in Cina la Volvo XC90, la grande SUV oggetto di un restyling nel 2006, che sarà prodotta in un nuovo impianto che la Geely ha in programma di allestire nella provincia dello Tianjian.
La notizia del passaggio della Volvo nelle mani della Geely ha già sollevato alcune preoccupazioni. Fra le quali una lettera aperta inviata a Bill Ford Jr (Presidente della Ford) da un gruppo di ex dirigenti dell’Ovale Blu, nella quale è stato fatto riferimento a una scarsa competenza che la Geely avrebbe per diventare proprietaria di un’azienda come la Volvo. Una lettera che va controcorrente rispetto alla convinzione media degli automobilisti USA, che preferirebbero la Geely come nuova proprietaria della Casa svedese.
La XC90, perciò, sarà davvero costruita in Cina? E cosa succederà agli altri attuali modelli? Nei giorni scorsi, nella corsa all’acquisizione della Volvo si è aggiunto il Consorzio Crown, formato da una cordata di imprenditori per due terzi di capitale USA e per un terzo a capitale svedese, guidati da Michael Dingman (ex dirigente della Ford) e da Shamel Rushwin (proveniente dalla Chrysler). Questo nuovo offerente ha proposto alla Ford l’acquisto del marchio per una cifra che si aggira sui 2,5 miliardi di dollari.
Dunque, i “pretendenti alla mano della svedese” ci sono. Se questa non è una notizia nata per affrettare i tempi della vendita, allo stesso tempo è chiaro che, se si deve trovare un accordo, questo avvenga al più presto. Soprattutto se si considera che la Volvo passerebbe di proprietà “sottocosto”: 2 miliardi di dollari. Molto meno dei 6,45 miliardi pagati dalla Ford nel 1999 per acquisirne la proprietà.
La strategia dei Costruttori cinesi è chiara: comprare a poco i marchi occidentali più blasonati, per carpirne il know how. Altrimenti, come si può pensare a un futuro automobilistico sotto il segno del Dragone in occidente, dal momento che nei primi mesi del 2009 le vetture cinesi vendute in Europa occidentale sono state poche centinaia?
E’ di questi giorni l’annuncio che, nel periodo Gennaio – Settembre, solo 778 vetture di fabbricazione cinese hanno preso la strada dei Paesi della UE: si tratta di Great Wall, Chang’an, Lifan, Brilliance,Landwind, JAC Rein e Shuanghuan Ceo. Insomma: dati alla mano, la Cina non sembra così vicina.