Una ricerca dell’Automobile Club Svizzero mostra che nel solo 2009 quasi 83.000 auto con targa svizzera sono state reimmatricolate all’estero
Una ricerca dell’Automobile Club Svizzero mostra che nel solo 2009 quasi 83.000 auto con targa svizzera sono state reimmatricolate all’estero
Se si mettessero in fila una dietro l’altra coprirebbero la distanza che separa Lugano da Firenze. Fortunatamente, però, prendono vie diverse e si disperdono per l’Europa e l’Africa e, in ogni caso, non rimangono in Svizzera. Sono 82.967 le auto di seconda mano che nel 2009 gli automobilisti elvetici hanno dismesso e venduto a cittadini residenti in altri paesi, che fra le Alpi trovano numerose occasioni di auto di grossa cilindrata visto il turnover molto elevato.
Nella sola Italia, durante lo scorso anno ne sono arrivate poco più di mille che sono state acquistate e reimmatricolate con targa della Penisola, dopo aver tolto la targa con lo scudo rossocrociato.
I dati resi noti dall’Automobile Club Svizzero mostrano che nel 2009 questo fiorente mercato è però diminuito del 24% rispetto al 2008, segno che anche gli oculati cittadini svizzeri sono stati in qualche modo colpiti dalla crisi economica mondiale e hanno aspettato qualche mese in più prima di “dar dentro” il proprio vecchio automezzo.[!BANNER]
Le destinazioni? Sono disparate e variano dai paesi europei all’Africa dove un modello di Bmw o Audi è un piccolo status symbol. Oltre un quarto di queste auto sono finite in Benin e in Niger, mentre la Polonia – con oltre 9.000 unità – guida i paesi europei per numero di auto usate importante dalla Svizzera. Il valore medio è molto variabile: in Germania e in Italia è più elevato, segno che si scelgono vetture in buono stato. In Bulgaria, all’estremo opposto, ogni auto viene acquistata per 536 euro di media segno che Bmw e Audi prendono altre strade.