Il vasto Paese asiatico è destinato ad un ruolo di primo piano nella mobilità del futuro: Skoda presenta ufficialmente il progetto “India 2.0”. Il debutto nel 2020 con un piccolo SUV.
Un miliardo di euro, da destinare allo sviluppo di un maxiprogetto di riposizionamento del marchio in India, mercato in attuale espansione e che gli analisti prevedono che, in un’ottica a medio-lungo termine, diventerà la terza potenza automotive su scala globale. Ecco, in sintesi ed a conferma delle anticipazioni che avevamo pubblicato nei giorni scorsi, il taccuino delle priorità dei vertici Skoda per l’annunciata penetrazione nel mercato indicano. Il programma, battezzato “India 2.0” e finalizzato all’esecuzione di un amplissimo piano operativo, è stato annunciato in queste ore dall’amministratore delegato di Skoda Auto, Bernhard Maier, insieme all’omologo di Skoda Auto India Private Ltd, Gurpratap Boparai: sul tavolo c’è lo sviluppo di un centro di progettazione “sul posto”, dove sarà curato anche l’engineering dei modelli destinati al mercato nazionale.
Tutto questo fa parte dei progetti di decentramento della presenza VAG in un’ottica globale, rivolti cioè a trasferire le competenze di ciascuno dei “brand” principali che fanno capo al quartier generale di Wolfsburg verso mercati specifici. Nel dettaglio, Skoda assumerà la gestione dell’India (oltre che della Russia), così come a Volkswagen va la gestione delle responsabilità per l’area nord e sud America nonché per la macro regione sub-sahariana; il nord Africa sarà appannaggio di Seat (dal canto suo, il marchio catalano si prepara altresì a dare vita ad un consistente impegno, attraverso il programmato ingresso in Cina già dal 2020-2021), e Audi avrà il compito di coordinare i mercati di medio oriente ed Asia-Pacifico tranne Cina, che resterà sotto la responsabilità dello stesso Gruppo.
Per la realizzazione pratica del programma “India 2.0”, fra il 2019 ed il 2021, il marchio di Mlada Boleslav stanzia un miliardo di euro: il primo veicolo atteso dal progetto è un SUV di piccole dimensioni – si tratterebbe, quindi, di un “competitor” nei confronti di Mahindra, di Maruti Suzuki (della quale, alcune settimane fa, era stata annunciata a medio termine la prima vettura 100% elettrica, da sviluppare quale evoluzione “zero emission” di Suzuki WagonR) e di Tata – il cui debutto commerciale è atteso per il 2020: “base di partenza” sarà la piattaforma Modularer Querbaukasten A0 (MQB A0) da produrre “in loco” e che, quindi, assumerà la sigla “MQB A0-IN”.
“Gli esperti prevedono che nei prossimi anni l’India diventerà il terzo maggiore mercato dell’automobile al mondo. Con il progetto ‘INDIA 2.0’ stiamo creando le giuste condizioni per una crescita sostenibile sul territorio. Il nostro obiettivo è ambizioso ma realizzabile: insieme al Brand Volkswagen puntiamo a una quota di mercato che superi il 5% nel lungo periodo, in base allo sviluppo del mercato e del segmento”, osserva il CEO Skoda, Bernhard Maier. L’amministratore delegato di Skoda Auto India India Private Ltd, Gurpratap Boparai, aggiunge: “Con il progetto ‘India 2.0’, Skoda Auto e Volkswagen Group godranno di una posizione eccellente per interfacciarsi con le dinamiche del mercato indiano dell’automotive. In India, offriremo prodotti top-class a prezzi che rappresenteranno un cambio di paradigma nell’industria dell’auto. Produrremo i nuovi modelli in India, sulla piattaforma MQB A0 sviluppata appositamente, già predisposta per rispettare i severi standard sulle emissioni e la sicurezza che entreranno in vigore nel 2020”.