43.000 dipendenti per l’azienda di Corbetta (le cui attività resteranno in Italia), 22.700 per la holding giapponese; Magneti Marelli CK Holdings prospetta 15 mld di fatturato e 200 impianti e centri R&D in tutto il mondo.
Se ne parlava da tempo: ora, la cessione di Magneti Marelli dall’orbita FCA è ufficiale. Il 100% delle quote capitale del Gruppo specializzato in soluzioni, sistemi e componenti automotive con sede a Corbetta (Milano) è stato messo “nero su bianco”: Magneti Marelli si prepara ad entrare a far parte della giapponese CK Calsonic, holding di Calsonic Kansei Corporation, per una cifra di 6,2 miliardi di euro, previo agreement con il fondo USA Kkr che dal 2017 detiene la proprietà dell’azienda giapponese.
La conferma arriva, in queste ore, attraverso un comunicato a firma Fiat-Chrysler Automobiles, nel quale si puntano i riflettori sull’entità finanziaria dell’operazione (appunto, 6,2 miliardi di euro) e sugli obiettivi che vengono posti dal nuovo asset: Magneti Marelli CK Holdings – così verrà ribattezzata la nuova realtà, una volta che l’iter di passaggio di consegne sarà completato (l’operazione dovrebbe concludersi nella prima metà del 2019) – rappresenterà il settimo gruppo indipendente al mondo per fatturato nel comparto componenti automotive: 15,2 miliardi di euro complessivi. Valori finanziari a parte, è chiaro – come del resto puntualizzano gli stessi vertici FCA – l’obiettivo strategico per entrambe le aziende: integrandosi, avranno la possibilità di poter penetrare in maniera ulteriormente approfondita in tutto il mondo, stante la complementarietà dei rispettivi settori di specializzazione, la forza finanziaria congiunta e i quasi 200 fra stabilimenti e centri R&D in Europa, Giappone, America e Asia-Pacifico su cui si articolerà la presenza Magneti Marelli e Calsonic Kansei.
Lo scorporo delle attività Magneti Marelli dal Gruppo FCA non rappresenta una sorpresa in senso assoluto (la notizia era nell’aria da tempo: qui un nostro approfondimento che risale alla scorsa primavera e nel quale l’allora numero uno di Fiat-Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, aveva annunciato come “La separazione creerà valore per gli azionisti di FCA e nel contempo fornirà la necessaria flessibilità operativa per la crescita strategica di Magneti Marelli negli anni a venire. Lo spin-off consentirà inoltre a FCA di ulteriormente focalizzarsi sul proprio portafoglio core e allo stesso tempo di migliorare la propria struttura di capitale”). Le trattative erano sul tavolo da alcuni mesi: lo stesso Marchionne puntava sull’opportunità di scorporare Magneti Marelli soltanto qualora si giungesse ad un agreement non inferiore a sei miliardi di euro, come in effetti è avvenuto; superato quindi in maniera positiva un recente momentaneo impasse, conseguente ad una iniziale proposta di acquisizione, da parte di Kkr, per un importo che corrispondeva a circa 5 miliardi di euro, cifra che i “piani alti” Fca ritennero troppo bassa, nel contempo dichiarandosi pronti a valutare altre proposte. A far decidere per il “via libera” dal fondo USA, che ora prepara le carte per un aumento di capitale su Calsonic Kansei, le prospettive di sviluppo a livello globale dei settori di specializzazione hi-tech per Magneti Marelli e Calsonic, sempre più centrali nelle nuove strategie di progressiva elettrificazione dei propulsori.
“Dopo aver esaminato attentamente una serie di opzioni per consentire a Magneti Marelli di esprimere tutto il suo potenziale nella prossima fase del suo sviluppo, la combinazione con Calsonic Kansei, si è rivelata un’opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Magneti Marelli a beneficio dei suoi clienti e delle sue persone eccezionali. Le attività così combinate continueranno ad essere uno dei partner commerciali più importanti di FCA e vorremmo vedere questo rapporto crescere ulteriormente in futuro. L’Operazione riconosce anche il pieno valore strategico di Magneti Marelli ed è un altro importante passo nel nostro continuo focus sulla creazione di valore”, è il commento di Mike Manley, amministratore delegato FCA, che ha sottoscritto un accordo di fornitura pluriennale con la nuova realtà, alla cui guida sarà Beda Bolzenius, attuale amministratore delegato Calsonic Kansei. D’altro canto, nel board del nuovo Gruppo Magneti Marelli CK Holdings entrerà a far parte l’attuale CEO Ermanno Ferrari, il quale sottolinea l’operazione come “Un momento di grande opportunità per tutti i nostri collaboratori, che fanno parte di un’azienda sicura, in crescita e indipendente di notevole portata che può guardare al futuro con energia, ambizione e fiducia”.
“La prossima fase, che arriva dopo il periodo di forti cambiamenti che ha caratterizzato negli ultimi anni la filiera automotive, sarà ancorapiù dinamica – commenta Beda Bolzenius – È entusiasmante creare una solida piattaforma per Calsonic Kansei e Magneti Marelli sulla quale lavorare insieme e creare un fornitore automobilistico competitivo che si trova in una posizione estremamente favorevole per entrare nella Top Ten globale. Insieme beneficeremo di una presenza geografica e di linee di prodotti complementari, mentre i nostri rispettivi clienti beneficeranno di un maggiore investimento in persone, processi e nuovi prodotti innovativi”.
Dati alla mano, Magneti Marelli, che si avvia a celebrare i cento anni dalla fondazione (1919) ed è specializzata in ricerca e sviluppo di soluzioni, sistemi e componenti automotive OEM ed aftermarket, ha raggiunto nel 2017 (nel quale è avvenuta la ricorrenza del mezzo secolo di controllo da parte di FCA-Fiat Chrysler Automobiles, avviato nel 1967 come Fiat e via via aggiornatosi con le società successive) un fatturato pari ad 8,2 miliardi di euro, ottenuto nelle otto macro aree che ne compongono il core business: sistemi di illuminazione (Automotive Lighting), tecnologie e sistemi di bordo e di comunicazione (Electronic Systems, Divisione specializzata in strumentazioni, moduli infotainment, telematica, apparecchiature elettroniche ed illuminazione interni), centraline elettroniche di gestione per motori benzina, diesel, bi-fuel, sistemi ibridi e relativi componenti e trasmissioni (Powertrain), tecnologie di telaistica e dinamica (Suspension Systems, ovvero sospensioni – molle e ammortizzatori – e tecnologie di dinamica del veicolo), impianti di scarico e sistemi di catalizzazione (Exhaust Systems), componenti e moduli in materiale plastico per applicazioni automotive (Plastic Components and Modules), distribuzione ricambi e assistenza post-vendita nella rete distributiva e attraverso le officine Checkstar (Aftermarket Parts and Services) e tecnologie motorsport (F1, WRC, MotoGP, Superbike). Articolatissimo il portfolio clienti Magneti Marelli: molti dei big player del comparto automotive a livello globale (Europa, USA, Asia-Pacifico) impiegano le tecnologie del Gruppo di Corbetta. Nella produzione “di nicchia” più rilevante, ricordiamo lo sviluppo del KERS di recupero dell’energia cinetica nelle fasi di frenata – soluzione adottata dalla F1 a partire dalla stagione agonistica 2009 -, la realizzazione di un sistema di telemetria V2X unico per tutte le monoposto a partire dal 2016, e dal 2013 il ruolo di fornitore ufficiale del modulo di controllo elettronico delle moto impegnate nella MotoGP. Dal punto di vista finanziario, Magneti Marelli – presente in 20 Paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia, Usa, Messico, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, India e Malesia) – conta su circa 43.000 dipendenti, 10.000 dei quali attivi in Italia, che operano in 85 stabilimenti e 15 centri di ricerca e sviluppo.
Calsonic Kansei, holding fondata nel 1938 a Saitama (capoluogo dell’omonima Prefettura, collocata ad una trentina di km dalla “Grande Tokyo” e “hub” di primo piano nell’industria automobilistica: oltre a diverse aziende del comparto, vi è presente uno stabilimento Honda dove avviene la produzione del modello Legend) è anch’essa specializzata nella produzione di componenti per l’industria dell’auto, in special modo elettronica di controllo (tecnologie di interfaccia uomo-macchina, centraline), accessori di bordo (componenti elettronici, strumentazioni, consolle, pannelli abitacolo, impianti di climatizzazione), tecnologie di scambio termico (radiatori e intercooler, valvole Egr, radiatori olio, condensatori e ventole), impianti di scarico e sistemi elettronici di controllo specifici e compressori. Queste le cifre di rilievo per Calsonic Kansei: la società conta su una forza lavoro di quasi 22.700 dipendenti che operano in 30 stabilimenti di produzione e 9 centri R&D in 15 Paesi – Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Russia, Romania, USA, Messico, Brasile, Cina, sud Corea, Thailandia, Malesia e India -; nel 2017, il monte-ricavi globale è stato corrispondente a circa 7,7 miliardi di euro.