La Opel inizia a vedere gli effetti positivi della strategia PACE! guarda al futuro visto che avrà una variante elettrica per ogni modello della gamma entro il 2024 e potrà essere competitiva anche su nuovi mercati.
La Opel ha investito molto per far quadrare il bilancio, così ha tagliato i costi fissi del 28 per cento nella prima metà dell’anno, stipulato accordi con le parti sociali in tutti i siti produttivi per incrementarne la competitività, migliorando nel contempo il rapporto tra costo del lavoro e ricavi; inoltre, nel corso dell’ultimo anno ha tagliato di un quarto il numero dei dirigenti. Tutto questo per evitare di chiudere i propri stabilimenti investendo negli impianti che hanno già ricevuto assegnazioni per nuovi prodotti.
Chiaramente, l’integrazione nel Groupe PSA ha consentito di ridurre fino al 50 per cento i costi di produzione grazie alle piattaforme condivise, migliorando nel contempo la qualità. Senza contare che il centro tecnico di Russelsheim è diventato molto importante nella strategia del Groupe PSA visto che oltre ai 15 centri di competenza con responsabilità globale ha avuto anche l’incarico di sviluppare i veicoli commerciali leggeri e una nuova famiglia di motori benzina quattro cilindri.
Ma Opel ha pensato anche ai lavoratori visto che per salvaguardare i posti di lavoro qualificati ha annunciato la possibilità di una partnership strategica con Segula Technologies dove potrebbero passare fino a 2.000 dipendenti della Casa del Fulmine senza che tutto ciò influisca sulla protezione concordata che impedisce licenziamenti fino al luglio del 2023.
“PACE! (così è stato definito il piano strategico) funziona. Opel genererà profitti in modo sostenibile e diventerà elettrica e globale. Si tratta di un risultato di cui ogni lavoratore dell’azienda può essere orgoglioso. Negli ultimi dodici mesi siamo riusciti a riorganizzarci e abbiamo cambiato atteggiamento. Abbiamo registrato un utile di 502 milioni di euro nei primi sei mesi del 2018 e continuiamo a lavorare con il massimo impegno per raggiungere i nostri obiettivi”, ha sottolineato Michael Lohscheller, CEO di Opel.
Il futuro riguarda l’elettrificazione della gamma visto che nel 2020 saranno presenti in listino quattro veicoli elettrici, tra cui la nuova Corsa completamente elettrica e la Grandland X PHEV, la prima vettura ibrida plug-in di Opel. L’obiettivo è quello di avere una versione elettrica per ogni modello del Fulmine entro il 2024.
“L’offensiva contribuirà fortemente al rispetto dei severi limiti sulle emissioni di CO2 definiti dalla UE”. Ha dichiarato Lohscheller, che poi ha sottolineato: “Opel resterà tedesca, Vauxhall resterà britannica e continueremo a differenziarci chiaramente dai nostri marchi francesi”.
Un discorso a parte meritano i veicoli commerciali leggeri, considerando che la Casa intende portare la propria quota di mercato allo stesso livello del segmento automobilistico migliorando i contratti con i concessionari e rinnovando completamente la gamma dei veicoli.
Infine, la voglia di crescita ha portato la Opel ha firmare nuovi contratti con importanti operatori che le consentiranno di crescere in numerosi paesi, come Marocco, Tunisia o Sud Africa. E a lanciare in Europa un’offerta completa di leasing full service sfruttando il brand di mobilità PSA Free2Move.