Oltre 1,2 milioni di autovetture consegnate; 17,3 mld di euro di fatturato; elevati valori di redditività; e per il futuro, anche grazie a notevoli investimenti, c’è l’attenzione ai programmi di elettrificazione.
Skoda archivia un 2018 da record per consegne e fatturato, e si prepara al “big deal” rivolto ai nuovi programmi di elettrificazione: un passaggio epocale per l’azienda boema, che intende rispondere con un maxi-piano di evoluzione, tanto nel riposizionamento di mercato quanto nelle nuove frontiere hi-tech, all’attuale delicata situazione del comparto automotive, nella quale il definitivo passaggio agli standard di misurazione WLTP relativi alla determinazione di consumi ed emissioni nell’utilizzo reale, il conflitto commerciale USA-Cina e – di conseguenza – gli effetti negativi dei tassi di cambio unitamente ai maggiori costi per il personale e la necessità di provvedere ad elevati investimenti per il futuro disegnano in questi mesi un panorama non certo “a tinte rosa” per la filiera dell’auto.
Tuttavia, fra i “brand” che hanno messo a segno i migliori risultati c’è proprio Skoda, che a brevissima distanza dal Salone di Ginevra 2019 in cui sono stati tolti i veli al “compact SUV” Kamiq chiamato ad arricchire la girà fortunata lineup “Sport Utility”, è stata esposta la novità di segmento C Scala ed è stata presentata la prefigurazione di crossover elettrico Vision iV, punta i riflettori sul consuntivo 2018 ed illustra i piani strategici a brevissimo termine, confermati da una nota diffusa in queste ore secondo cui “Il 2019 rappresenterà una importante pietra miliare per l’azienda, con il debutto nel campo della mobilità elettrica” e che avevamo anticipato, alla vigilia di Ginevra 2019, indicando fra i progetti di imminente sviluppo Skoda la pianificazione di una prossima lineup di modelli a propulsione elettrificata che prenderà il via, già nel presente 2019, con il debutto sul mercato di Skoda Superb Plug-in Hybrid e Citigo elettrica. In più, sui taccuini delle priorità dei vertici di Mlada Boleslav c’è l’avvio di un programma di sviluppo di sistemi di sistemi di ricarica “privata” (wallbox) dedicati, nonché della carta Skoda e.Charge, dedicata agli “elettro-automobilisti” che potranno (similmente a quanto attuato da Audi con il recentissimo SUV elettrico e-tron) disporre di un accesso unificato alle colonnine di ricarica in tutta Europa.
Tutto questo è rivolto all’immediato futuro. Riguardo al 2018, le cifre Skoda dipingono un’azienda che si conferma in piena salute: oltre 1,2 milioni le autovetture consegnate globalmente (per la precisione: 1.253.700 unità, corrispondenti ad un +4,4% sul già positivo 2017), ed un fatturato cresciuto anch’esso del 4,4% sull’anno precedente, che in termini assoluti si traduce in 17,3 miliardi di euro; altrettanto elevato (1,4 miliardi di euro), nonostante le attuali condizioni congiunturali, il risultato operativo che nel 2017 fu di 1,6 miliardi di euro, allo stesso modo del margine operativo ROS all’8%. Da rimarcare, quale valore di rapporto alle aziende competitor, il ROI (indice di redditività del capitale investito), che nel 2018 si è attestato sul 26,3%.
“Il successo di Skoda nell’esercizio 2018 è il risultato di un eccellente lavoro di squadra. E per questo desidero ringraziare tutto il personale Skoda – dichiara l’amministratore delegato di Skoda Auto Bernhard Maier alla presentazione delle “cifre” 2018 – Lo scorso anno abbiamo raggiunto un nuovo record: 1.253.700 vetture consegnate in tutto il mondo. Il lancio di nuovi prodotti Skoda funziona egregiamente e i nuovi modelli incontrano il favore dei nostri Clienti. Allo stesso tempo il 2018 è stato per l’azienda un anno caratterizzato da grandi sfide”. Il riferimento di quest’ultimo passaggio va anche individuato ad un aumento degli investimenti nell’ordine del 22% per i programmi futuri, la realizzazione di nuovi prodotti, la messa a punto delle tecnologie di elettrificazione e delle batterie nonché l’ottimizzazione degli impianti di produzione (oltre 500 milioni di euro per gli stabilimenti in Repubblica Ceca), che hanno comportato – indica Skoda – un +46,8% relativamente alle spese in ricerca e sviluppo.