La Casa torinese pensa ad un crossover compatto da proporre al posto della Bravo a partire dal 2013.
La Casa torinese pensa ad un crossover compatto da proporre al posto della Bravo a partire dal 2013.
Dopo l’approdo in America, la Fiat pensa a rilanciare i suoi prodotti in Europa e si concentra su un modello che sta perdendo mordente sul mercato: la Bravo. La vettura con cui la Casa torinese ha lanciato l’assalto al segmento C, quello delle compatte, non riesce ad ottenere i risultati brillanti dei primi anni e si trova in una posizione arretrata nelle classifiche di vendita del Vecchio Continente.
L’obiettivo ambizioso di Fiat, di vendere ben 120.000 Bravo ogni anno, non è mai stato raggiunto, ma le performance di vendita hanno superato brillantemente la soglia delle 75.000 unità, quella minima per iniziare ad avere degli utili, per i primi due anni di produzione, poi però i numeri sono scesi drasticamente. Infatti, si è passati dalle 95.292 unità del 2008, alle 44.850 del 2010, una discesa che ha spostato la posizione della Bravo nelle classifiche di vendita europee, secondo i dati JATO Dynamics, dal 12esimo al 18esimo posto, facendola finire dietro ad un’auto di nicchia come la Skoda Yeti.
Per fronteggiare questa debacle nel segmento C, il secondo per dati di vendita in Europa, che vale il 22% del mercato, la Fiat ha deciso di cambiare rotta e di sostituire la Bravo con un crossover, come fece Nissan proponendo la Qashqai al posto della sfortunata Almera. L’intenzione è quella di replicare il successo della vettura giapponese, che nel 2010 ha raggiunto il 5° posto nella classifica delle vendite europee. Per capire esattamente di cosa si tratta bisognerà attendere il Salone di Detroit, a Gennaio, nel quale con ogni probabilità la Fiat svelerà le linee della sua nuova arma per il mercato delle compatte.