Michael Schumacher e il suo testamento premonitore
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Nel 2010 Michael Schumacher decise di rimettersi in gioco, ritornando dopo quattro anni di assenza a bordo di una Formula 1. La decisione fu clamorosa, il sette campione del mondo sembrava pronto a dare un taglio netto al mondo delle corse, ma il corteggiamento della Mercedes e la sua voglia di sfidare la velocità furono un richiamo irresistibile. In quel momento il tedesco decise di scrivere il proprio testamento, anche se la volontà di realizzarlo non fu spinta dalla paura di morire in macchina.
Gli eredi designati
Il Kaiser è stato uno degli sportivi più pagati e ricchi dell’inizio del nuovo millennio, grazie a contratti e sponsorizzazioni di vario genere era riuscito a ottenere una grande fortuna. Il suo patrimonio era stimato in circa 900 milioni di euro, tra proprietà immobiliari, investimenti e un parco auto da capogiro. Il nativo di Kerpen tramite il testamento aveva designato come eredi unici, la moglie Corinna, e i due figli Gina Maria e Mick, attuale pilota della Haas.
Secondo le indiscrezioni circolanti in Germania questo documento avrebbe permesso alla moglie di disporre fin dà subito di tutti i diritti legali sui possedimenti del marito sventando così i tentativi di alcuni parenti che avevano avanzato pretese per quanto riguarda l’eredità dell’ex pilota di F1. Soldi che poi la moglie avrebbe usato soprattutto per le lunghe e costose cure del marito assistito da un’equipe medica personale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da quasi 9 anni.
Le motivazioni del testamento
Il perché abbia portato Schumacher a redigere il proprio testamento a soli 41 anni, come abbiamo detto prima, non fu tanto la paura di un incidente mortale su una monoposto, bensì la possibilità che un banale incidente quotidiano potesse portarlo via dall’affetto dei cari. Fu proprio lo stesso ex pilota della Ferrari a rivelarlo a una rivista tedesca nel 2010: “Sì, ho fatto testamento perché sono un padre di famiglia. Ma non si tratta tanto della Formula 1, quanto delle cose che possono accadere nella vita di tutti i giorni”.
Michael Schumacher: l’incidente
Sulla neve di Meribel, nel dicembre del 2013, Michael Schumacher ebbe l’incidente alla testa dopo il quale è entrato in coma, non riacquistando più le piene facoltà cerebrali e motorie di un tempo. La sua vita è stata scandita dalle cure di un equipe di medici e dalla famiglia che si è stretta insieme, trincerandosi dietro a una grande riservatezza. Purtroppo, rileggendo ad anni di distanza le motivazioni che hanno spinto il grande campione tedesco a fare il testamento, suonano quasi come premonitrici di un cattivo presagio. Ma la speranza che un giorno il kaiser possa tornare a piena vita, è un sogno che i suoi tantissimi tifosi aspettano da molti anni.
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