Mitsubishi, nuovo scandalo nel mondo nei motori
La Casa nipponica ammette di aver manipolato i dati sui consumi
La Mitsubishi ha ammesso di aver manipolato i dati sui consumi di 600mila vetture, aprendo così un nuovo scandalo nel mondo delle auto dopo quello deflagrato alla fine del mese di settembre dello scorso anno, che ha visto suo malgrado protagonista la Volkswagen.
“Abbiamo fatto impropriamente test sulle emissioni sui consumi di carburante per presentare tassi migliori di quelli attualmente realizzati”, le parole del Ceo di Mitsubishi, Tetsuro Aikawa, al Ministero dei Trasporti.
Aikawa ha chiesto scusa, (“Chiediamo scusa ai clienti ed alle parti coinvolte, abbiamo arrestato la produzione e la vendita dei modelli con dati contraffatti”), ma la mossa si è rivelata vana ai fini finanziari.
Il titolo Mitsubishi ha infatti perso il 15% del proprio valore. Un crollo verticale che i vertici della Casa nipponica sperano di attenuare nelle sedute borsistiche dei prossimi giorni.
Intanto Mitsubishi italia ha spiegato che verrà nominato un comitato di terzi “per la verifica delle modalità di rilevazione su tutta la gamma. I risultati di tali nuovi test saranno pubblicati non appena disponibili”.
Due i modelli coinvolti nel nuovo scandalo: le minicar eK Wagon ed eK Space, entrambe destinate al mercato nipponico.
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