Model S e Model X fuori dal mercato cinese: un colpo per Tesla e il settore automobilistico
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La recente decisione di Tesla di ritirare i suoi modelli di punta, Model S e Model X, dal mercato cinese ha scosso il settore automobilistico, evidenziando le conseguenze dirette della crescente guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Questa mossa rappresenta una risposta strategica all’inasprimento delle tariffe imposte da Pechino sui veicoli americani, che ora raggiungono l’84%, rendendo economicamente insostenibile l’importazione di questi modelli di lusso.
I modelli Model S e Model X, prodotti esclusivamente nella Fremont factory in California, subiscono l’impatto diretto delle nuove tariffe. Al contrario, i modelli più accessibili come la Model 3 e la Tesla Model Y, fabbricati localmente nella Gigafactory Shanghai, continuano a dominare il mercato cinese grazie alla loro produzione interna e ai costi competitivi. Questa disparità nella strategia produttiva riflette la crescente importanza di avere impianti produttivi locali per affrontare le sfide commerciali globali.
Con l’aumento delle tariffe, i prezzi di vendita dei modelli di lusso di Tesla in Cina sarebbero raddoppiati, allontanando gran parte della clientela cinese. Anche se il volume di vendita annuale di questi modelli in Cina si limitava a circa 2.000 unità, il loro contributo ai margini di profitto dell’azienda era significativo. La perdita stimata per Tesla in termini di fatturato è di circa 170 milioni di dollari, una cifra che evidenzia l’importanza del mercato cinese per il segmento premium.
Non solo auto
Le tensioni commerciali non colpiscono solo il settore automobilistico. La divisione energetica di Tesla potrebbe subire ulteriori contraccolpi a causa dei dazi sulle celle delle batterie cinesi, utilizzate nei prodotti Megapack e Powerwall. La Gigafactory Shanghai, uno degli stabilimenti automobilistici più importanti e interamente di proprietà straniera in Cina, potrebbe risentire di un crescente sentimento anti-americano tra i consumatori cinesi, minacciando la sua posizione strategica.
Questa situazione riflette una più ampia dinamica di tensione economica tra le due superpotenze. Gli Stati Uniti hanno risposto con tariffe elevate sui prodotti cinesi, creando un ciclo di ritorsioni che ha coinvolto settori chiave come quello automobilistico. Per Tesla, la sfida non è solo economica, ma anche politica, poiché deve navigare in un contesto sempre più polarizzato e complesso.
Il futuro di Tesla in Cina dipenderà in gran parte dall’evoluzione delle relazioni commerciali tra Washington e Pechino. Nel frattempo, l’azienda potrebbe dover riconsiderare la sua strategia globale, puntando su una maggiore localizzazione della produzione e diversificazione dei mercati. In un’epoca di incertezza economica, la capacità di adattarsi rapidamente sarà cruciale per mantenere la competitività e la rilevanza nel panorama globale.
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