MotoGP, l'altalena degli ultimi anni
In MotoGP Ducati quest’anno ha fatto piazza pulita. Ha vinto il titolo piloti con Pecco Bagnaia, quello costruttori e anche quello dedicato alle squadre, andato al Ducati Lenovo Team.
Pure la corona di rookie of the year è stata posata sulla testa del ducatista Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) e il premio per il miglior pilota indipendente è andato a un Enea Bastianini targato Gresini Racing MotoGP.
Insomma, impossibile fare di meglio. Tuttavia, se guardiamo all’andamento degli ultimi anni, appare evidente una importante alternanza. Negli ultimi quattro anni, ad esempio, hanno vinto il titolo sempre piloti differenti. E moto differenti.
2019-2020: Marquez e Mir
Nel 2019 è stato l’anno di Marc Marquez in sella alla sua Honda. Si è trattato per il pilota spagnolo dell’ottavo titolo mondiale, ottenuto grazie a un solo zero in classifica, 18 podi di cui 12 vittorie in 19 gare. Nel 2020 è toccato a Joan Mir e alla sua Suzuki.
Lo ricordiamo, è stato l’anno in cui Marquez ha rimediato l’infortunio che ha compromesso i suoi ultimi tre anni di corse. Sembrava la strada fosse spianata per Quartararo, ma Joan Mir è stato più regolare ed è riuscito ad avere la meglio.
2021-2022: Quartararo e Bagnaia
Nel 2021 è stato Quartararo in sella alla sua Yamaha a portarsi a casa il titolo iridato con due gare d’anticipo. Ha ottenuto cinque vittorie e cinque podi. Quanto necessario per mettersi tutti alle spalle e per festeggiare un risultato importantissimo.
Il 2022 è invece storia recente. Bagnaia a metà stagione aveva 91 punti di svantaggio dal campione in carica, ma la sua tenacia e le sue prestazioni gli hanno consentito di rimontare e di trionfare come meglio non poteva, portando un titolo in Ducati che mancava dal 2007.
E, allora, cosa ci aspetta nel 2023? Beh i presupposti per un anno ancora più entusiasmante ci sono tutti.
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