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Motore rotativo: Mazda non demorde

Di Luca Gastaldi
Pubblicato il 11 ott 2011
Motore rotativo: Mazda non demorde
Mazda ha confermato l’intenzione di proseguire lo sviluppo del motore rotativo, introducendo innovazioni per contrastare i maggiori consumi.

Mazda ha confermato l’intenzione di proseguire lo sviluppo del motore rotativo, introducendo innovazioni per contrastare i maggiori consumi.

La giapponese Mazda è rimasta l’ultima Casa automobilistica ad utilizzare un motore rotativo con schema Wankel. Viene montato sulla sportiva RX-8, che però verrà pensionata nel giugno 2012. Ecco perché gli appassionati del marchio sono già in fermento per sapere i futuri programmi che vedranno nuovamente sulla scena i motori Wankel.

È stato lo stesso presidente e CEO di Mazda, Takashi Tamanouchi, ha tranquillizzare gli animi rispondendo ai fan che in azienda si sta già lavorando allo sviluppo della tecnologia Wankel e ai modelli che la utilizzeranno. Ovviamente nulla di più preciso è trapelato dal messaggio di Tamanouchi, ma non è esclusa l’introduzione di uno schema ibrido per ridurre i consumi, da sempre il tallone d’Achille del rotativo. Per quanto riguarda i nuovi modelli, si potrebbe immaginare una nuova sportiva due porte che sostituisca l’attuale RX-8, oppure addirittura la produzione della berlina sportiva sulla base della concept car Shinari.

Tanto per rinfrescare la memoria, la nascita del motore rotativo si deve al tecnico tedesco Felix Wankel, che negli anni Cinquanta effettuò una ricerca approfondita sui motori a combustione interna realizzati con dispositivi chiamati “capsulismi”, grazie ai quali si doveva semplificare il tradizionale sistema di pistone-biella-albero motore tuttora dominante.

Sulla base di quello studio, Wankel mise a punto la variante del motore conosciuta col suo nome, che venne lungamente sperimentata dalla NSU, la quale vi costruì intorno la vettura Ro 80. Poi il gruppo Volkswagen, che aveva comprato la NSU, continuò la sperimentazione al pari della Mercedes. Alla fine i tedeschi gettarono la spugna, non così i giapponesi della Mazda che continuano a lavorare su questa tecnologia.

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