Motore Split-Cycle Scuderi: bene il primo test
Completata con successo la prima fase di prove del motore Scuderi che “divide” il ciclo Otto in due parti, una per ciascuno dei due pistoni
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E’ andato a buon fine, nei giorni scorsi, il test preliminare di accensione del primo prototipo di motore a “quattro tempi diviso due” progettato e realizzato dalla Scuderi, azienda di West Springfield, nel Massachussetts, che sfrutta un principio di intercomunicazione delle 4 fasi del ciclo del pistone dividendole in due parti – una per ciascuno dei due stantuffi del motore – in modo da garantire una efficienza maggiore del 40 per cento e un abbassamento delle emissioni dell’80 per cento rispetto ad un motore a Ciclo Otto.
Il motore Scuderi, della cilindrata di 1 litro, che ha richiesto sette anni fra progettazione e messa a punto, funziona a benzina, ma secondo il team tecnico dell’azienda del Massachussetts esiste una versione in grado di essere alimentata a gasolio; i due pistoni, secondo il principio dello Split Cycle elaborato dall’ingegner Carmelo Scuderi (1925 – 2002) sono affiancati, anche se non è un bicilindrico, ma un motore nel quale il primo stantuffo compie le prime due fasi del Ciclo Otto (Aspirazione e Compressione), e il secondo, dopo che la miscela da bruciare vi è stata condotta attraverso un bypass, completa il Ciclo (con Scoppio e Scarico).
Il risparmio energetico, in questo caso, sta nel fatto che il ciclo completo viene effettuato in un giro solo anziché in due, migliorandone la resa (come detto: con un aumento del 40 per cento) e abbassandone le emissioni. Inoltre, conferendo a ciascun pistone una quantità inferiore (meglio sarebbe dire “dimezzata”) di lavoro, ne guadagna anche la coppia, che a parità di cilindrata (ripetiamo che lo Scuderi è di un litro) risulta maggiore.
Per i mesi prossimi, è attesa una nuova evoluzione di questo motore, che sarà dotato anche di un turbocompressore, mentre una unità Air-Hybrid dovrebbe essere presentata nel 2010.
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