Motorino di avviamento rotto: sintomi, cause e soluzioni
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Quando l’auto si rifiuta di partire, il sospetto cade spesso sul motorino di avviamento, un componente essenziale per il funzionamento di ogni veicolo con motore a combustione. Questo dispositivo, apparentemente semplice, svolge un ruolo cruciale: trasforma l’energia elettrica della batteria in movimento meccanico, avviando il motore. La sua importanza cresce ulteriormente nei veicoli dotati di sistema start & stop, dove l’uso frequente lo sottopone a un’usura maggiore.
Segnali di un possibile guasto
Quando si parla di guasto al motorino, i sintomi possono essere vari e non sempre facili da identificare. Prima di accusare il motorino, è sempre consigliabile verificare lo stato della batteria, poiché una batteria scarica potrebbe simulare un problema al motorino. Tuttavia, alcuni segnali tipici includono:
- Ticchettii continui: spesso causati da problemi all’elettromagnete.
- Rumori battenti: segnale di una tensione insufficiente.
- Motorino che gira senza avviare il motore: un chiaro sintomo di disconnessione meccanica.
- Assenza di rumori: potrebbe indicare un problema elettrico o un guasto totale.
- Difficoltà di avviamento: spesso accompagnate da rumori anomali.
Perché si rompe il motorino di avviamento?
Le cause principali di un sintomo di motorino rotto sono quattro:
- Usura delle spazzole: responsabili della conversione dell’energia elettrica in meccanica.
- Danni all’elettromagnete: dovuti a urti o cortocircuiti.
- Rottura del pignone o della ruota libera.
- Problemi al circuito elettrico: come ossidazione o fusibili bruciati.
Ogni guasto richiede un’analisi accurata per identificare la causa esatta e procedere con la riparazione adeguata.
Soluzioni temporanee in caso di emergenza
Se il motorino smette di funzionare improvvisamente, esistono alcune soluzioni temporanee per sbloccare la situazione. Tra queste:
- Dare un colpo leggero sulla carcassa del motorino per sbloccare l’elettromagnete.
- Utilizzare cavi per collegare una batteria funzionante.
- Provare la partenza a spinta (possibile solo nei veicoli con cambio manuale).
Questi metodi, tuttavia, rappresentano solo un rimedio momentaneo. La riparazione definitiva richiede l’intervento di un meccanico esperto.
I costi della sostituzione
Quando il guasto è irreparabile, si deve considerare la sostituzione del motorino, un’operazione che comporta costi variabili. Un motorino nuovo può costare tra i 150 e i 300 euro, mentre optare per un motorino rigenerato permette di risparmiare fino al 40%. A questi costi, si aggiunge la manodopera, che varia tra 100 e 250 euro. Complessivamente, l’intervento può oscillare tra 250 e 550 euro.
Il motorino di avviamento è un elemento fondamentale per il funzionamento del veicolo. Prestare attenzione ai segnali di malfunzionamento e agire tempestivamente può evitare problemi più gravi e costosi. Inoltre, conoscere i sintomi e i costi di riparazione o sostituzione aiuta a gestire meglio eventuali emergenze, garantendo la sicurezza e l’efficienza del proprio veicolo.
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