KERS ma anche problemi per la scuderia di Briatore
KERS ma anche problemi per la scuderia di Briatore
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Quando gli avversari l’hanno vista scendere in pista per la prima volta a Portimao, prima della pioggia che lunedì 19 gennaio ha iniziato a bagnare l’Algarve, hanno un po’ sorriso sotto i baffi…
Sì, perché la nuova Renault R29, l’arma del riscatto di Briatore e Alonso, è sembrata abbastanza ridicola con quella enorme pinna sul cofano motore, giustificabile solo come ulteriore spazio per sistemare lo sponsor principale della scuderia, la banca olandese ING che ha pure cercato di abbassare il suo contributo per la squadra. Queste nuove appendici aerodinamiche erano state già collaudate la stagione scorsa, ma non sempre con convinzione, e non ci meraviglieremmo se poi, alla prima gara, fossero molto ridimensionate.
Di ridimensionamento invece, in casa Renault, si è parlato molto a livello di personale. E come per la Toyota, dalla quale si è allontanato il responsabile dei motori Luca Marmorini, anche alla Renault è stato allontanato, si dice per dissapori diretti con il boss Briatore, il responsabile dei motori Denis Chevrier, vera anima della squadra francese. Si parla anche del licenziamento di un centinaio di elementi, mentre lo staff manageriale ha accettato una decurtazione del 20% del proprio stipendio e un futuro in voli aerei con biglietti di classe turistica.
Altro tipo di ridimensionamento, quel che riguarda il peso della monoposto per poter installare il sistema KERS che alla fine pare pesi circa 35 kg. Questo sistema è stato realizzato in collaborazione con la Magneti Marelli (come Ferrari e Toyota) ed è composto da un motogeneratore sistemato nella parte anteriore del motore, collegato a un pacco batterie alloggiate sotto il sedile del pilota. L’alleggerimento è stato realizzato riprogettando il cambio, che ora è in carbonio e titanio, mentre per altri pezzi è stato fatto largo uso di alluminio e magnesio.
Sul piano aerodinamico sono interessanti le pance che integrano scarichi posteriori a fior di carrozzeria. Il muso non è molto alto, e molta attenzione è stata posta nelle paratie laterali dell’ala anteriore, che devono ben indirizzare i flussi d’aria al di fuori delle ruote. Radicalmente cambiata anche la geometria delle sospensioni anteriori, sempre a triangoli sovrapposti e puntoni, con i triangoli superiori piuttosto carenati, al limite del regolamento che vieta questi profili.
Per quanto concerne il motore che la Renault avrebbe potuto in parte modificare, con l’autorizzazione della FIA e degli altri costruttori, per allinearlo alle potenze della concorrenza, pare non sia stato fatto un granché, se non ridimensionare certi parametri per garantire l’affidabilità e la durata che dovrà essere doppia rispetti agli scorsi anni. Gran lavoro, a detta dei tecnici, è stato fatto per integrare il sistema KERS, che anche secondo i motoristi francesi costa molto ed è complicato.
La scheda tecnica della Renault R29:
Telaio: monoscocca in compositi con fibre di carbonio
Cambio: semiautomatico sequenziale a controllo elettronico, 7 marce
Freni: a disco auto ventilanti e pastiglie in carbonio
Sospensioni: a triangoli sovrapposti con schema a puntone
Motore: Renault RS27, 8 cilindri a V di 90°, peso 95 kg
Peso totale: 605 kg con acqua, olio e pilota
Benzine: Total