Dopo la vittoria in Corea il tedeschino della Red Bull è sempre più vicino al titolo mondiale, con ben 77 punti di vantaggio su Alonso.
Dopo la vittoria in Corea il tedeschino della Red Bull è sempre più vicino al titolo mondiale, con ben 77 punti di vantaggio su Alonso.
Il temuto tifone coreano non si è visto in occasione del GP di Corea, mentre si sono viste in pista per due volte le Safety Car. Tutto ciò non ha modificato l’andamento del campionato, col “tifone” Sebastian Vettel ancora in grado di realizzare un ennesimo grande slam, pole position, vittoria e giro più veloce.
Ora il margine di vantaggio del tedeschino su Fernando Alonso è salito a 77 punti, 272 a 195. Questo significa che se Vettel vincerà ancora nel prossimo GP del Giappone e Alonso non prenderà punti il Mondiale 2013 sarà suo in anticipo sulla fine del campionato.
E’ stato questo GP di Corea abbastanza interessante soprattutto nelle fasi di ripartenza dopo le Safety Car che hanno visto Vettel spremersi al massimo per allontanarsi e gli inseguitori in bagarre per assicurarsi le migliori posizioni.
Ma andiamo alla partenza, regolare, con Vettel che schizza al comando davanti a Grosjean, Hamilton, Rosberg e Hulkenberg, mentre Alonso sembra coinvolto in un karakiri tutto ferrarista per colpa di Massa che va in testacoda nel gruppo.
Ancora due ferraristi in lotta al nono giro, con Raikkonen, futuro compagno di Alonso, che lo supera il giro prima che lo spagnolo vada ai box a cambiare pneumatici. Cosa che fanno tutti nei giri seguenti.
Questa volta Alonso deve vedersela con Hulkenberg che gli resisterà a lungo, mentre Di Resta finisce fuori pista e Alonso viene superato da un Webber in gran recupero.
Ventottesimo giro: gran scintille sotto il musetto della Mercedes di Rosberg che deve rientrare ai box per sostituirlo. Quattro giri dopo Perez perde il battistrada della ruota anteriore sinistra, lasciando detriti sul circuito che costringono la Safety Car a uscire. Ne approfittano Vettel e Grosjean per infilarsi di corsa ai box a sostituire i pneumatici.
Cinque giri dietro la vettura di sicurezza e poi di nuovo scatenamento in pista con Vettel che prende di nuovo il largo mentre in mezzo al plotone Di resta va in testacoda e colpisce l’incolpevole Webber, la cui Red Bull va a fuoco!
Incredibile! In pista si vede arrivare davanti a tutti una Jeep dei vigili del fuoco, mentre la Safety car ritarda a intervenire. La Red Bull dell’australiano, ancora una volta sfortunatissimo, viene divorata dalle fiamme a fuoco lento prima che i vigili del fuoco riescano a domare l’incendio, mentre Raikkonen, poco prima che la Safety Car entri in pista, approfittando di un errorino di Grosjean, lo fulmina sul rettilineo.
Ancora quattro giri dietro la vettura di sicurezza che consentono a molti piloti, al limite con l’usura delle gomme anteriori, di postare a termine la gara.
Sarà la 34° vittoria in carriera per il ventiseienne Vettel, che sale sul podio tra i due piloti della Lotus Raikkonen e Grosjean, questa volta veramente competitivi con una Lotus velocissima e non particolarmente dura sui pneumatici. Quarto, autore di una gara strepitosa quell’Hulkenberg che sembrava diretto in Ferrari per il prossimo anno, al volante di una Sauber motorizzata Ferrari veramente velocissima. Solo sesto Alonso ancora una volta alle prese con questi pneumatici Pirelli che a suo dire non si adattano alla sua Ferrari. Ma che vanno benissimo evidentemente per le Red Bull.