Cambiano anche i numeri di gara che diventano come nella Moto GP.
Cambiano anche i numeri di gara che diventano come nella Moto GP.
Il 2014 si sa, per la Formula 1 sarà l’anno dei cambiamenti, avremo un nuovo regolamento, nuovi motori, con il ritorno alla sovralimentazione, e team ancora più competitivi che lotteranno per strappare alla Red Bull e a Vettel lo scettro dei vincitori che detengono ormai da ben 4 anni.
Tra le novità più interessanti troviamo senza dubbio quella del punteggio relativo all’ultimo gran premio che, a differenza delle passate stagioni, vale doppio. Spieghiamoci meglio, il primo a transitare sotto la bandiera a scacchi dell’ultima gara del prossimo campionato del mondo di F1 porterà a casa non 25 punti ma ben 50 punti, il secondo ne prenderà 36, il terzo 30, il quarto 24, il quinto 20, il sesto 16, il settimo 12 e via scendendo, fino ai 2 punti del decimo passando per i gli 8 punti dell’ottavo e i 4 del nono.
La cosa più interessante di tutto ciò è che una vittoria all’ultima gara potrebbe seriamente cambiare il corso del mondiale e far saltare qualsiasi calcolo matematico che porti ad adottare una strategia conservativa. Insomma, questa soluzione servirebbe ad aumentare lo spettacolo, il fatto è che se ci si trovasse nella situazione della stagione appena conclusa, quest’idea non farebbe altro che aumentare la differenza, già abissale, tra il primo e il resto della concorrenza.
L’altra novità che farà il suo esordio nel prossimo campionato riguarda i numeri di gara, ogni pilota avrà il suo, come in Moto GP, e così sarà facile per gli spettatori capire subito dove si trova il beniamino di turno, ma sarà più semplice pianificare anche una strategia di marketing. L’unica differenza rispetto al mondiale delle 2 ruote è che il campione del mondo dovrà mantenere il N.1.
Insomma, dopo le soste ai box, l’ala mobile, le gomme che durano come il passaggio di una cometa ecco che si cerca l’ennesima ricetta per far riprendere quota alla F1. Basterà? Sarà sufficiente a colmare le lacune tecniche nei confronti della Red Bull e a risollevare questo sport ormai sempre più monotono e improbabile? Difficile a dirsi, anche perché se mancano le basi, lo spettacolo non può reggersi solamente sulle delle trovate dell’ultima ora.