Un guasto al motorino d’avviamento e la rottura di uno scarico non hanno impedito al “Dottore” di terminare la 6 Ore al terzo posto della GT3
Un guasto al motorino d’avviamento e la rottura di uno scarico non hanno impedito al “Dottore” di terminare la 6 Ore al terzo posto della GT3
Non “Biaggi”, ma “Biagi”. E’ il cognome del bolognese Thomas, che ieri, sulla Lola Judd di classe LM P2, ha ottenuto la vittoria assoluta alla 6 Ore di Vallelunga, tradizionale gara endurance di fine stagione.
Gli archivi dell’autodromo di Campagnano riporteranno, d’ora in poi, la buona prestazione offerta dal campione del mondo della MotoGP, che al volante della Ferrari F430 del Team Kessel si è classificato all’11° posto assoluto e al terzo della GT3, classe nella quale è stata iscritta la Ferrari che Valentino Rossi ha guidato in gara alternandosi con Andrea Ceccato e con l’amico di sempre Alessio “Uccio” Salucci.
La gara del “Dottore” è stata ottima ma sfortunata: Si è infatti rotto uno degli scarichi a dieci minuti dalla fine. Questo ha causato alla F430 della Kessel Racing un principio di incendio e ha costretto il nove volte campione del mondo al ritiro.
Ma lo scarico non è l’unico componente che si è rotto. Anche il motorino di avviamento è “andato” a un’ora dalla fine della gara, mentre Rossi si trovava al quinto posto e al comando della GT3. La riparazione è stata compiuta dai meccanici della squadra in otto minuti, ma a quel punto il primo posto era compromesso.
Quanto accaduto, in ogni caso, non ha impedito a Rossi, Ceccato e Salucci di risultare classificati all’undicesimo posto assoluto e al terzo della GT3, alle spalle di Emanuele Pirro (cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans), Elio Marchetti e Carlo Graziani, vincitori di classe sulla Corvette GT3, e dell’altra Ferrari del Team Kessel portata in gara da Moncini, Naspetti e Taddeo.[!BANNER]
“Mi sono un po’ spaventato – è il primo commento di Rossi all’arrivo – Quando ti trovi con il motore in fiamme, beh, speri sempre che non scoppi. Però sei chiuso dentro la macchina… A me, poi, è successo che non riuscivo a trovare la maniglia di apertura della porta. Per fortuna sono arrivati i ragazzi dell’antincendio e ci hanno pensato loro. E’ un peccato, senza i problemi che abbiamo avuto penso che avremmo vinto”.
Per Valentino Rossi, che non si può certo definire un novellino delle quattro ruote (nel suo palmarès si ricordano due vittorie assolute al Monza Master Show, nel 2006 e nel 2007, e due piazzamenti, all’11° e 12° posto, rispettivamente al Rally Nuova Zelanda del 2006 e al Wales Rally GB nel 2008), il premio più bello è arrivato dagli elogi dei suoi “colleghi per un giorno”.
“Valentino Rossi è un esempio per tutti i piloti – osserva il vincitore della GT3 alla 6 Ore, Emanuele Pirro – Ama correre, e con umiltà, in tutte le categorie, e al contrario di certi piloti al top non si lamenta mai e dà il cento per cento per vincere”.