Virgin Racing, il risparmio viene da un software
Il team ha impiegato il software CFD per studiare l’aerodinamicità della monoposto, risparmiando denaro e rinunciando alla galleria del vento
Virgin Racing ha progettato la propria monoposto VR-01 utilizzando il software CFD per studiare e testare l’aerodinamicità del veicolo. L’impiego di questa tecnica ha consentito di abbassare la resistenza del vento, in modo da risparmiare centesimi di secondo preziosi soprattutto durante le prove. Senza contare che questo sistema ha permesso all’azienda di abbattere i costi per la costruzione e la gestione della galleria del vento e rimanere sotto il tetto dei 45 milioni di euro fissato dalla FIA. Se una scuderia riesce a mantenersi sotto questo limite, avrà mano libera sulle soluzioni tecniche della propria monoposto.
“Se per gli studi aerodinamici avessimo stanziato la stessa somma delle case più blasonate – ha detto Nick Wirth, direttore tecnico della Virgin Racing – avremmo dovuto raddoppiare la cifra spesa con il CFD. E la cosa farà dispiacere alla concorrenza come Ferrari e McLaren, che da sempre usano il loro potere economico per stare davanti agli altri”.[!BANNER]
Oggi, creare e gestire un team di Formula 1 è soprattutto una questione economica, visto che occorrono fino a 292 milioni di euro all’anno. E questo ha creato un oligopolio di 3 o 4 case che possono concorrere per il titolo. Oggi inoltre, fino all’85% del fatturato annuo di una scuderia (tra i 35 e i 300 milioni di euro) deriva dagli sponsor, che adornano poi la monoposto con i propri loghi. Il resto – dai 2 ai 9 milioni di euro – arriva dai diritti televisivi e dalla vendita di biglietti durante i gran premi.
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