La scorrettezza nei confronti di Barrichello nel finale del gran premio d’Ungehria rivela tutta la tensione del campione tedesco
La scorrettezza nei confronti di Barrichello nel finale del gran premio d’Ungehria rivela tutta la tensione del campione tedesco
Deluso dalla sua Mercedes, scoraggiato dai risultati che non arrivano e dalle lezioni subite dal compagno di squadra, Schumacher non riesce a trovare la direzione per riemergere e tornare l’idolo di sempre. Il fenomeno di Kerpen, ormai costretto a navigare in posizioni scomode non accetta questa situazione e, nonostante i proclami per il prossimo anno, mostra i segni di un evidente nervosismo.
Ne sa qualcosa Rubens Barrichello, che ha rischiato di finire la sua gara contro il muro mentre era impegnato in un sorpasso nei confronti del suo ex compagno di squadra. Forse infastidito nel vedere il suo ex scudiero alla riscossa, Schumacher ha fatto di tutto pur di non farsi superare, mettendo in serio pericolo l’incolumità del pilota verdeoro. Ovvio, che Barrichello si sia risentito e abbia rilasciato queste dichiarazioni: “la manovra contro di me più pericolosa che abbia mai visto. Se Michael vuole andare in Paradiso prima di me, faccia pure. Io non voglio andarci. A me piace la battaglia leale, ma non penso che questa lo sia stata. E’ stata una manovra da kart“.[!BANNER]
Meno ovvio l’atteggiamento spavaldo e poco signorile del sette volte campione del mondo che ha risposto così allo sfogo del collega: “sappiamo che certi piloti vedono le cose in un certo modo, e Rubens è uno di questi. Mi sono preoccupato di lasciargli spazio per passare, ma è chiaro che volevo rendergli la vita più difficile possibile. L’ho chiuso in modo pericoloso? Ma dai, siamo in Formula Uno!” Appunto, e a ricordarglielo ci hanno pensato i giudici di gara che, riesaminando l’accaduto, l’hanno penalizzato obbligandolo a retrocedere di 10 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo Gran Premio del Belgio.