Abbiamo intervistato il pilota del team Jaguar in occasione della presentazione del Gran Premio di Roma di Formula E.
Sostenibilità e tecnologia ai massimi livelli si danno appuntamento a Roma. La Formula E si prepara a sbarcare nella Capitale all’Eur e proprio nel quartiere che ospiterà l’E-Prix di Roma è stata presentata la tappa italiana, alla presenza della sindaca Virginia Raggi e di Alejandro Agag, patron della competizione all-electric.
Un appuntamento molto importante, quello romano, per far conoscere la competizione nel nostro paese e dargli finalmente una visibilità che la faccia apprezzare al grande pubblico. Da questo punto di vista l’accordo siglato con Mediaset per la trasmissione in diretta su Italia 1 dell’E-Prix di Roma, e annunciato da Agag proprio all’evento di presentazione romano, darà sicuramente una grande spinta propulsiva alla Formula E.
Per molti infatti questa competizione dove a sfidarsi sono solo bolidi elettrici non ha lo stesso fascino della Formula 1, ma le sfide tecnologiche e l’agonismo sono le stesse o forse di più. Proprio per capire al meglio quali possano essere le criticità e le potenzialità della guida di una monoposto elettrica la redazione di Motori.it ha rivolto alcune domande a Nelson Piquet Jr, primo pilota ad aver vinto un campionato di Formula E, e attualmente impegnato con il Panasonic Jaguar Racing team alla guida della Jaguar I-TYPE 2.
D: Quali sono le principali differenze tra una macchina di Formula 1 e una di Formula E?
La differenza più ovvia, visibile a tutti, consiste nel fatto che una ha un motore termico e l’altra uno elettrico. Inoltre la competizione è differente: una monoposto di Formula E deve dare il suo meglio quanto a efficienza, mentre una di Formula 1 deve essere più veloce delle altre.
Tuttavia, al di là di queste differenze, c’è una cosa che rimane la stessa: con entrambe le macchine bisogna dare il meglio, si tratta di una gara e pertanto bisogna raggiungere i limiti della propria vettura.
D: Che cosa ne pensi del tracciato di gara dell’E-Prix di Roma?
Penso che gareggiare per le strade di Roma sarà speciale, non conosco Roma, ma è una città ricchissima di storia e di architettura. Penso che l’E-Prix della Capitale ci consentirà di unire un passato glorioso ad un futuro tecnologico che è sempre più elettrico.
D: Pensi che in futuro la Formula E potrebbe “rimpiazzare” la Formula 1?
Difficile dirlo, sicuramente si stanno aggiungendo tante scuderie a questa competizione. Tantissime case di produzione si stanno interessando della Formula E. Ovviamente è molto difficile battere il seguito e l’audience che ha la Formula 1, ma nei prossimi anni gli investimenti delle case automobilistiche nella Formula E cresceranno notevolmente e chissà che non eguaglino quelli della F1.
Ricordiamo che l’appuntamento a Roma per la Formula E è previsto per il 14 aprile 2018 e i biglietti saranno disponibili attraverso il sito www.fiaformulae.com/rome, con prezzi a partire da 35 euro e sconti importanti per i bambini.