Il pilota spagnolo si conferma leader del team e afferma: “Penso che il mio stile di guida un po’ abbia influenzato lo sviluppo”.
Il pilota spagnolo si conferma leader del team e afferma: “Penso che il mio stile di guida un po’ abbia influenzato lo sviluppo”.
Fuori e dentro il team, Fernando Alonso è sempre più leader, l’uomo su cui puntare, che incarna al meglio le ambizioni Ferrari. D’altra parte, lo scorso anno, quando nessuno pensava che la squadra di Maranello potesse arrivare a giocarsi il mondiale, lui ha sempre creduto nelle potenzialità del team. Con i suoi consigli e il suo carattere indomito, la squadra ha perso quel timore reverenziale negli avversari più quotati ed è passata all’attacco assumendo un atteggiamento vincente.
Ora il matador di Oviedo ci riprova, e si sente al centro della vita di Maranello e si scopre così che la F150 è anche sua, figlia di quei consigli sullo sviluppo che tanto hanno fatto bene alla monoposto del Cavallino lo scorso anno. “Quando sono arrivato nel 2010 ho trovato una macchina molto diversa da quelle che avevo guidato fino a quel momento. Quest’anno invece ho dato il mio contributo, penso che il mio stile di guida un po’ abbia influenzato lo sviluppo. Ora conosco le persone del mio team, ho un bel rapporto con loro e metto loro pressione continuamente”.
Ed è proprio questo atteggiamento, che fa pensare ad Alonso come colui che indossa la fascia del capitano, che accende i riflettori su di sé, su quello spagnolo coraggioso che vuole riportare in alto anche il nome dell’Italia. Il campione di Oviedo vuole essere protagonista nel 2011 sin da subito e per questo sta curando al meglio ogni dettaglio, anche l’aspetto fisico. “Ho iniziato la mia preparazione econto di arrivare al 100% della forma per l’inizio della stagione. La settimana scorsa ho fatto tanto lavoro tra bici, piscina, corsa ed esercizi per il collo. Il peso va bene, non credo di avere alcun problema con il Kers, anche perchè il peso minimo della macchina è stato alzato a 640 kg”.[!BANNER]
Per il momento, Alonso è concentrato sui test che saranno molto importanti per portare avanti lo sviluppo della F150. “Credo che siano molto importanti anche i giorni in cui non proverò. Sarò in pista comunque quando in macchina sarà Felipe per seguire i test e lo sviluppo. I dati che potrà raccogliere lui saranno utili anche a me e viceversa”. Se questo non è un capitano…