“C’è ancora un mese”, ha detto il manager della F1, “faremo del nostro meglio per rimettere la prova in calendario”.
“C’è ancora un mese”, ha detto il manager della F1, “faremo del nostro meglio per rimettere la prova in calendario”.
Non è una persona che si arrende facilmente, l’uomo simbolo della Formula 1: a Bernie Ecclestone infatti non è piaciuta la scelta di cancellare il Gp del Bahrain, che doveva essere la gara d’esordio del Mondiale di Formula 1 finché le rivolte popolari nel Paese non ne hanno minato la stabilità.
Lo ha dichiarato apertamente in un’intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph, specificando che farà di tutto per far disputare quella gara, la prima della storia ad essere non solo rimandata ma completamente eliminata dal calendario per avvenimenti del genere: “Quello che sta accadendo in Bahrain è disperatamente triste”, ha detto Ecclestone, “ma c’è ancora un mese, tutto il mondo è impaziente di andarci a correre. Nessuno aveva problemi in tal senso. Se sarà possibile, come speriamo, faremo del nostro meglio per rimettere la prova in calendario“.
Bernie ha anche spiagato che per la cancellazione non ci saranno costi perché gli organizzatori del Bahrain non hanno dovuto verare i diritti per la corsa (20 milioni di euro circa). “Non gli ho fatto pagare una corsa che non hanno ospitato”, ha voluto aggiungere, “e se dovesse essere reinserita allora la pagheranno. Non so se sono assicurati per le perdite di incassi, per la vendita dei biglietti eccetera. Si è trattato di una causa di forza maggiore, come un terremoto. Nessuno avrebbe potuto prevederlo un mese fa”.[!BANNER]
In attesa di scoprire se ci sarà un Gp sostitutivo o no, i bookmakers inglesi quotano a 1,62 la presenza della Formula 1 nel circuito del Barhain, mentre la possibilità che le gare nel 2011 siano ridotte a 19 è pagata a 2,20.