Ora è ufficiale: il film documentario su “Schumi”, con interviste alla famiglia e filmati inediti, “uscirà” a gennaio 2020, inizialmente in Germania e Svizzera.
Soltanto una parola nel titolo: “Schumacher”: e gli appassionati capiscono immediatamente a chi ci si riferisce e quale sarà il contenuto dell’evento. È il docu-film, il primo ufficialmente autorizzato dalla famiglia, incentrato sulle imprese sportive e sui retroscena privati del sette volte campione mondiale di F1 Michael Schumacher che, per l’enthusiast di motorsport, rappresenta la punta di diamante del “dream team” Ferrari che tra la fine degli anni 90 ed il 2006 (anno del primo ritiro di Schumi dalle scene sportive) ha consolidato l’immagine di Maranello quale azienda e struttura ai vertici mondiali (ed i cui attuali frutti, in materia di valore del brand, sono in parte figli del decennio guidato da Luca Cordero di Montezemolo, gestito in pista da Jean Todt e “capitanato” da Michael Schumacher). Dopo numerose indiscrezioni, in queste ore arriva la conferma: il prossimo 5 gennaio, il documentario filmato “Schumacher” uscirà, sebbene inizialmente – al momento le “voci” ufficiali si riferiscono a queste Nazioni – in Germania ed in Svizzera.
Già nei prossimi giorni sarà tuttavia osservarne un “antipasto” (del resto, all’inizio di quest’anno Schumacher ha compiuto cinquant’anni; e nel presente 2019 ricorrono i venticinque anni dalla conquista del primo titolo mondiale): il trailer del documentario verrà presentato all’imminente Festival del Cinema di Cannes, in programma nella località della Croisette da domani, martedì 14 maggio, fino a sabato 25. La realizzazione del film è, per il mondo dello sport, dell’informazione e della cultura, tanto rilevante quanto per la prima volta – riferisce a questo proposito il popolare quotidiano tedesco Bild – a comparire davanti alle telecamere ci sarà la moglie dello sfortunatissimo sette volte campione del mondo, Corinna, invitata a raccontare dettagli inediti sulla vita del marito e del proprio ménage di coppia a fianco di Schumi, che da cinque anni e mezzo è sottoposto a cura ed attenzione costanti in conseguenza del gravissimo incidente con gli sci accadutogli il 29 dicembre 2013 sulle nevi di Meribel.
La stessa Bild riferisce di come la stessa famiglia di Michael Schumacher abbia contribuito fattivamente alla realizzazione del docu-film, mettendo a disposizione della produzione (curata da B/14 Film, società con sede ad Amburgo), degli sceneggiatori e dei registi (il lavoro è firmato in tandem da Michael Wech e Hanns-Bruno Kammertöns) una cospicua parte degli archivi video privati del pilota: un significativo passo in avanti dal più stretto riserbo finora mantenuto dalla cerchia familiare di “Schumi” già all’indomani dell’incidente sulle Alpi francesi. OItre a Corinna, nel film vi sarà spazio per le interviste al padre Rolf – un tempo gestore del kartodromo nei pressi di Kerpen dove il futuro pluricampione mosse, ad appena quattro anni, i primi “giri di ruota” -, alla figlia Gina, oggi vendiduenne, ed al figlio Mick, attualmente impegnato in F2 e di recente ingresso nella Ferrari Academy.