Nonostante il costante recupero fisico e la grande reazione, dopo l’incidente di un mese fa, il rientro in pista rimane un’incognita.
Nonostante il costante recupero fisico e la grande reazione, dopo l’incidente di un mese fa, il rientro in pista rimane un’incognita.
Impossibile da prevedere. Bastano due parole per spegnere, in parte, gli entusiasmi su un eventuale ritorno in Formula Uno di Robert Kubica, pilota del team Lotus-Renault rimasto gravemente ferito in un incidente avvenuto durante il rally di Andora, in Liguria lo scorso 5 febbraio (a sostituirlo Nick Heidfeld). A causa dell’incidente il pilota polacco ha subito interventi alla parte destra del corpo (mano, spalla, omero e piede).
L’equipe medica del team infatti, guidata da Riccardo Ceccarelli, ha spiegato che “non si può dire al momento quanto potrà riprendere. Di sicuro ci vorrà molto tempo, ma ci sono dati positivi. Uno su tutti la reazione fisica e psicologica di Robert, che è davvero eccezionale”.
“Dare scadenze quindi – ha proseguito Ceccarelli – è impossibile, così come parlare del prossimo anno. Si lavora giorno per giorno al meglio, e poi si vedrà”. Il medico ha però tenuto a precisare che “non ci sono state complicazioni e al momento non c’è ragione di pensare che debba subire altre operazioni. Inoltre Robert si sottopone quotidianamente alla fisioterapia e muove già le dita. Per noi che lo conosciamo bene non è una sorpresa. Kubica ha una grande capacità di reagire, mentre i medici dell’ospedale sono attoniti”.