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Multe 2.0: il verbale arriverà sulla posta elettronica certificata PEC

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 19 gen 2018
Multe 2.0: il verbale arriverà sulla posta elettronica certificata PEC
Le multe relative ad infrazioni del Codice della Strada verranno inviate tramite posta elettronica certificata PEC.

Di solito la notifica relativa ad una multa viene consegnata da un postino direttamente al domicilio dell’interessato tramite raccomandata. Questa procedura, dovrebbe cambiare totalmente dopo l’entrata in vigore del decreto del 18 dicembre 2017 che aggiorna la modalità di invio della modifica tramite la posta elettronica certificata (PEC).

L’obiettivo di questa scelta è quello di rendere la sanzione un atto sempre “notificato e conoscibile” al suo destinatario, evitando in questo modo che quest’ultimo possa dire di non aver ricevuto nulla. Se si utilizza la PEC invece non ci saranno più scuse perché per le Forze dell’Ordine gli atti si considereranno spediti nel medesimo momento in cui si genera la ricevuta di accettazione, mentre risulteranno notificati ai destinatari nello stesso istante in cui invece viene generata la ricevuta di consegna completa del messaggio di posta elettronica.

Nel caso l’infrazione venga contestata direttamente sul posto, le Forze di Polizia potranno chiederci se disponiamo di un indirizzo valido di Posta Elettronica Certificata. Per ottenere l’indirizzo PEC del trasgressore, la Polizia potrà anche consultare gli elenchi pubblici (ad esempio in caso di multa tramite autovelox o telecamere per i varchi ZTL) dove sarà possibile trovare l’informazione desiderata in pochi minuti. Una volta inviata la multa in formato elettronico, bisognerà controllare la casella PEC e se si trova una mail con oggetto “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada” saremo di fronte ad una notifica di un verbale che dovremmo pagare.

Dentro la mail di notifica dovranno essere riportate le seguenti informazioni: nome e ufficio del mittente, del funzionario responsabile del “procedimento di notificazione”, tutti i dati che permettono di  accedere al fascicolo della multa, l’elenco pubblico da cui è stato ricavato l’indirizzo di Pec, “copia per immagine” o “copia informatica” del verbale di contestazione, e tutte quelle informazioni che possono essere impugnate per un’eventuale contestazione della multa.

Nel caso in cui l’invio della PEC dovesse fallire per problemi alla e-mail certificata del destinatario, le Forze dell’Ordine invieranno la sanzione in maniera tradizionale, ovvero tramite raccomandata postale e le spese di spedizione risulteranno a  carico dell’intestatario della multa.

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