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My Car-No Cost: il processo per truffa

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 21 giu 2022
My Car-No Cost: il processo per truffa
L'Antitrust ha condannato la società Vantage Group per pratica commerciale scorretta, a seguito dell'offerta My Car-No Cost, uno schema piramidale.

Gli schemi piramidali continuano a esercitare un fascino perverso in moltissime persone, che vengono coinvolte nella loro trappola senza via di scampo. Anche la società Vantage Group aveva allestito l’offerta commerciale “My Car-No Cost“, ed è tristemente nota per aver tenuto una condotta piramidale e adesso è finita a processo per truffa. La proposta della società consisteva da una parte nell’acquirente che acquistava un’auto a costo zero, dall’altra proponeva dei contratti ai consumatori per avere un’auto sulla cui fiancata ci sarebbero stati dei messaggi pubblicitari.

Il contratto

Con questo contratto i consumatori si impegnavano a pagare alla società circa 7.000 euro di servizi (escludendo l’acquisto dell’auto), mentre la società doveva pagare al consumatore 60 rate mensili con un importo variabile tra i 340 e i 440 euro come rimborso per l’acquisto della vettura. A un certo punto, quando la lista dei consumatori si allungava a dismisura, i contraenti richiedevano i rimborsi promessi e molti hanno capito solo a quel punto, che le promesse scritte sul contratto non avrebbero avuto un seguito reale.

La truffa

Il meccanismo piramidale di “My Car-No Cost” è venuto allo scoperto con tutte le sue irregolarità nell’agosto del 2018, mese in cui i rimborsi hanno cessato di essere erogati. I consumatori che avevano sottoscritto il contratto, quindi, si sono ritrovati a pagare delle rate di auto che nella maggior parte dei casi, non avrebbero potuto permettersi.

My Car-No Cost: società a processo

La società Vantage Group è stata condannata dall’Antitrust, infine, per pratica commerciale scorretta e parallelamente la Procura di Roma ha avviato un procedimento giudiziale nel quale sono state raccolte tutte le denunce in Italia, sequestrando beni per un valore di quasi 3 milioni di euro. Il processo avrà inizio il prossimo 6 luglio e provvederà a chiudere un capitolo tanto spinoso quanto triste. L’ennesima pratica scorretta che in Italia conduce alla rovina moltissime persone.

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