Risarcimenti da 643 dollari a 608.000 dollari a persona a seconda dei danni subiti a causa degli airbag con il problema di gonfiaggio.
La sicurezza viene prima di tutto, per questo gli indennizzi stabiliti dalla Corte Distrettuale del Michigan, per una prima fase, compresi tra i 643 dollari ed i 608.000 dollari per ogni persona danneggiata dagli airbag difettosi prodotti dalla Takata rappresenta un monito per evitare che situazioni del genere si verifichino di nuovo.
La più grande campagna di richiamo nel mondo dell’auto che ha portato fino ad ora a 9,8 milioni di dollari di risarcimento per gli automobilisti rimasti coinvolti in pericolosi incidenti
La cifra complessiva per i 102 automobilisti rimasti coinvolti in spiacevoli quanto pericolosi e dannosi inconvenienti è di 9,8 milioni di dollari, un esborso considerevole rapportato al più grande richiamo nel mondo dell’automotive.
Nello specifico, la problematica derivante da un gonfiaggio dell’airbag lato guida aveva come conseguenza la diffusione di schegge di metallo a seguito dell’esplosione che potevano investire gli occupanti delle auto interessate. Purtroppo, tutto questo ha causato il ferimento di 250 persone e 24 decessi, 16 dei quali negli USA.
Ma non è tutto, perché l’agenzia governativa del dipartimento dei trasporti negli Stati Uniti, denominata Nhtsa, acronimo di National Highway Traffic Safety Administration, ha stimato che il problema era appannaggio di 50 milioni di veicoli, dei quali 31,8 milioni hanno ricevuto gli aggiornamenti del caso, mentre altri 20 milioni saranno oggetto di successive campagne di richiamo. Nel frattempo, si spera che non ci siano altri incidenti.
Comunque, l’ammontare delle sanzioni per la Takata raggiunge una cifra di circa un miliardo di dollari, la maggior parte dei quali, nello specifico circa 850 milioni di dollari, verrà impiegato dai costruttori di auto per effettuare le campagne di richiamo. Insomma, ancora ci vorrà del tempo ma si sta arrivando ad un epilogo definitivo per questa vicenda che ha generato gravissime problematiche e la conseguente chiusura dell’Azienda, successivamente acquisita dalla Key Safety System.