Il pilota della McLaren si conferma il migliore interprete delle situazioni incerte.
Il pilota della McLaren si conferma il migliore interprete delle situazioni incerte.
Chi si aspettava una Red Bull in gran forma in Ungheria è rimasto deluso, come tutti i sostenitori della Ferrari che sognavano il colpaccio di Alonso, all’Hungaroring è stato Button il più astuto di tutti, il più costante, il più bravo ad interpretare un asfalto umido che ha creato a tutti non poche difficoltà.
Il pilota della McLaren non è caduto nell’errore di strategia occorso al suo compagno di squadra e ad un sempre più smarrito Webber, non ha commesso le sbavature di Alonso, ed è riuscito a precedere sul traguardo sia il campione del mondo in carica che l’asturiano della Ferrari.
Una gara magistrale quella di Button, che a dispetto di chi lo definì un paracarro, continua a fornire prestazioni mature e convincenti, pur avendo un vicino di box dal talento indiscutibile e una monoposto dal rendimento altalenante.
Certo, per definirlo l’Alain Prost moderno mancano all’appello ancora tre titoli mondiali, ma alla Ferrari farebbe comodo uno come lui visto che Massa continua ad incappare in errori di frustrazione.