Terza vittoria in Bahrain per Jenson Button e la Brawn GP. Sul podio anche Vettel e Trulli, la Ferrari coglie tre punti con Raikkonen
Terza vittoria in Bahrain per Jenson Button e la Brawn GP. Sul podio anche Vettel e Trulli, la Ferrari coglie tre punti con Raikkonen
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Non c’è due senza tre…e per Jenson Button, favorito anche dai bookmakers inglesi, è venuta la terza vittoria stagionale, su quattro gare, al volante della Brawn che, anche sa ormai quasi raggiunta da altre vetture sul piano della competitività, è stata quella meglio gestita dal box come strategie.
Doveva essere la gara sul circuito del Sakhir la più dura della stagione per i freni e per le alte temperature, con 36° già ai box. Ma in realtà, a parte la Williams di Nakajima, ritirata a 8 giri dalla fine per un problema di surriscaldamento del motore, tutte le altre macchine hanno concluso la gara.
Finalmente non ci sono stati incidenti di rilievo, salve le solite toccatine in partenza (anche tra le due Ferrari…) e finalmente nessuna safety car in pista a rivoluzionare l’andamento della gara.
Da tifosi italiani avevamo sperato nella prima vittoria di Jarno Trulli e della sua Toyota, che partivano dalla pole position. Ma gli “strateghi” del team giapponese hanno evidentemente fatto un errore di valutazione sulla scelta dei pneumatici, facendo percorrere al povero Jarno lo stint più lungo, quello di 25 giri, con pneumatici di mescola più dura, mentre tutti gli altri giravano con gomme morbide, più performanti.
E così per il pilota di Pescara, che correva con il suo “Abruzzo nel cuore” non è rimasto che difendersi e accontentarsi della terza piazza, alle spalle della Brawn di Button e della sempre più convincente Red Bull di Sebastian Vettel.
Così questi tre hanno brindato ad acqua minerale con petali di rosa sul podio, mentre il presidente Montezemolo, accorso al box della Ferrari per sostenere gli uomini in rosso, doveva accontentarsi di un “brodino” da tre punti, quelli raccolti da Kimi Raikkonen classificatosi al sesto posto, mentre il compagno Felipe Massa finiva doppiato per problemi al kers.
Bagarre al semaforo verde
La gara ha vissuto momenti burrascosi solo alla partenza, con Timo Glock, compagno di Trulli, che grazie a un carico minore di carburante è riuscito ad avere la meglio sull’abruzzese e ad infilarsi per primo nella prima curva, mentre alle sue spalle volavano musi e baffi a fondo schieramento.
Costretti subito ai box per cambiare i musetti sia la Ferrari di Massa che Robert Kubica e Nakajima. Il primo ad entrare ai box per il cambio gomme era proprio Glock dopo soli 11 giri, seguito il giro dopo dal compagno Trulli, al quale venivano montate gomme dure per lo stint più lungo.
Al comando passava Button, autore di un sorpasso da manuale su Lewis Hamilton sin dal primo giro. Con gomme morbide il pilota della Brawn costruiva pian piano il suo vantaggio che dopo una trentina di giri era già di 12″ sul terzetto composto da Trulli, Vettel e Hamilton.
Solo dopo 36 giri Button rientrava ai box a montare il suo treno di gomme dure, mentre solo allora Trulli passava alle morbide. Troppo tardi per il pilota italiano che, pur guadagnando qualche decimo grazie a questi pneumatici, non riusciva più a raggiungere né Button né Vettel che lo precedevano e così finiva la gara con Hamilton quarto davanti a Barrichello e Raikkonen.
Deludente ancora una volta, anche se in ripresa, la gara delle Ferrari, che anche negli Emirati non erano riuscite a portare nessuna novità aerodinamica (ci saranno solo dal prossimo GP di Spagna). Comunque tre i punti incassati dal finlandese, che hanno almeno rotto il ghiaccio. Sempre meglio delle BMW, anche queste senza novità di rilievo, che hanno navigato sempre nelle ultime file classificandosi a fine schieramento.
E poca gloria anche per Fernando Alonso, che pure aveva la novità nel diffusore. E che spera di cuore in un rilancio, spinto dall’entusiasmo dei tifosi, nella gara casalinga di Barcellona.