Il pilota tedesco ha rispolverato la sua classe nella lotta con Hamilton.
Il pilota tedesco ha rispolverato la sua classe nella lotta con Hamilton.
Schumacher è tornato, o almeno ha avuto a Monza un mezzo con cui dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che il suo talento è ancora intatto e non è stato scalfito dal trascorrere del tempo. Il pilota tedesco ha lottato con un Lewis Hamilton agguerrito per diverse tornate prima di cedere il passo all’anglocaraibico.
Merito di una Mercedes molto veloce in rettilineo, ma anche di una tenacia da campione come quella di Michael Schumacher. Il Kaiser ha lottato con tutte le sue forze senza infrangere il regolamento, ma ha compiuto una serie di manovre adrenaliniche che hanno divertito non poco il pubblico di Monza.
Tutto questo ha ridato morale ad un campione autentico di cui la F1 ha ancora bisogno. “È stata una gara eccitante e sono riuscito a vedere anche dell’entusiasmo fra la gente mentre guidavo. Sono contento perché ho fatto il massimo possibile. Magari un po’ sfortunato, perché non sono finito sul podio, ma la velocità della macchina non era sufficiente per raggiungerlo. Non la velocità di punta, ma quella generale, sul giro. Però duellare con Hamilton è stata una bella soddisfazione, anche se certe volte mi sembrava che gli specchietti fossero troppo piccoli…”.