Il solito Vettel vince senza problemi nel Gran Premio di Corea e la Red Bull vince il secondo titolo costruttori consecutivo.
Il solito Vettel vince senza problemi nel Gran Premio di Corea e la Red Bull vince il secondo titolo costruttori consecutivo.
Nulla di nuovo sotto il sole. Ancora una gara che non ha detto niente, soporifera se non fosse per quel duello tra un rinato Hamilton e Webber, mentre il solito Vettel festeggiava il rinnovato titolo mondiale andando a vincere anche in Corea e regalando il secondo titolo costruttori alla sua scuderia. Su un circuito che non piace alla maggior parte dei piloti, sul quale si corre solo una volta all’anno, e la F1 ci andava per la seconda volta. Servizi non all’altezza della situazione, pista sporca e con un asfalto molto abrasivo. C’erano molte incognite sul consumo dei pneumatici.
Nelle prime giornate di prova, sul bagnato, un mostruoso Hamilton ha fatto vedere quale fosse la sua classe, e la messa a punto della sua McLaren. In gara, pur partendo dalla pole, il pupillo di Ron Dennis ha resistito al comando per poche curve, quando il neocampione del mondo ha preso il comando delle operazioni e se ne è andato.
Non è servita agli avversari la safety car che ha di nuovo radunato tutti assieme, intervenuta per consentire ai commissari di percorso di eliminare i detriti rimasti in pista ala curva tre dopo il tamponamento di Petrov ai danni di Schumacher. Tamponamento che ha messo fuori gara entrambe le vetture, e che a fine gara è costato una reprimenda per il pilota russo che dovrà arretrare di cinque posizioni in griglia per il prossimo GP indiano.
Vettel è ripartito del suo passo e se ne è andato di nuovo lasciando alle sue spalle Hamilton lottare duramente con un rientrante Webber. Alle loro spalle Button e le due Ferrari che sono risalite sfruttando la bagarre di quelli che le precedevano e che si rallentavano a vicenda.
Webber a un certo punto è riuscito a passare Hamilton, che con una manovra ineccepibile questa volta si è ripreso la posizione, sfruttando bene il vantaggio dell’alettone mobile, che non funzionava altrettanto bene per Webber. Alla fine il pilota della McLaren ha dovuto stringere i denti per mantenere la posizione, cosa che è riuscito a fare senza il minimo incidente.
Le Ferrari. Qualcuno dopo il precedente GP aveva detto che insomma, le Ferrari erano competitive… In Corea le Ferrari hanno accusato ancora il gap delle qualifiche, e partendo dalla terza fila non ci si poteva aspettare di più. E qualcosa in settimana deve essere successo ad Alonso, che si è visto nervoso al termine delle prove anche con i giornalisti, lui che è sempre gentile e disponibile.