Fiat semplifica il proprio capitale sociale
Fiat S.p.A. e Fiat Industrial hanno comunicato di voler semplificare le proprie azioni societarie convertendole in azioni ordinarie.
Semplificare la struttura del capitale, offrendo così una gestione della società più snella ed efficiente con l’eliminazione di categorie di titoli che generalmente registrano volumi di negoziazione delle azioni molto limitati. Per questo il Consiglio di amministrazione di Fiat S.p.A. (proprietaria di Chrysler al 53%) e quello di Fiat Industrial (società scorporate lo scorso 1° gennaio) hanno deliberato la proposta di conversione delle azioni privilegiate e di risparmio delle due società in azioni ordinarie. Inoltre le due socità ritengono che questi accorpamenti possano dare un netto beneficio a tutti gli azionisti, incrementando la liquidità dei titoli azionari.
Secondo i dati riportati dai comunicati ufficiali delle due aziende, sarà proposto uno scambio pari a 0,875 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio per quanto riguarda Fiat Spa, mentre Fiat Industrial proporrà 0,7 azioni ordinarie per ogni azione privilegiata e 0,725 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio. Se le modalità delle operazioni verranno approvate, le azioni ordinarie emesse in seguito alla conversione avranno validità dal 1° gennaio 2012. La decisione relativa alle proposte del consiglio d’amministrazione verrà presa in esame durante l’assemblea degli azionisti che si terrà nei modi e nei tempi stabiliti per l’approvazione dei bilanci di esercizio al 31 dicembre 2011 e all’approvazione delle assemblee speciali degli azionisti di risparmio e privilegiati.
Secondo Sergio Marchionne, amministratore delegato delle due società, la semplificazione della struttura del capitale societario porterà dei vataggi sia alle due aziende che a tutti gli azionisti, andando di conseguenza incontro alle aspettative dei mercati finanziari. La proposta allineerebbe le azioni di Fiat allo standard USA e potrebbe facilitare, se non essere determinate, per un eventuale fusione tra l’azienda del lingotto e la Chrysler.
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