Dal prossimo anno ci sarà un solo team Lotus, l’altro prenderà la denominazione Caterham.
Dal prossimo anno ci sarà un solo team Lotus, l’altro prenderà la denominazione Caterham.
Finisce con un accordo che lascia tutti soddisfatti la disputa sul nome Lotus che aveva infiammato la burocrazia della F1, non ci saranno più due scuderie con lo stesso nome, ma ne rimarrà soltanto una, quella legata la marchio Renault, che abbiamo visto correre con i colori nero-ora legati ad un’epopea gloriosa della Lotus.
L’altra, la scuderia di Tony Fernandes, correrà con il nome Caterham, che riprende il marchio delle piccole biposto derivanti dalla mitica Lotus Seven. Finisce così una battaglia legale durata sin troppo, che ha spostato ancora una volta lo sguardo degli appassionati fuori dalla pista ed ha fatto tornare in mente la F1 di qualche anno fa, in cui i temi politici sottraevano spazio a quelli sportivi.
Fortunatamente, come si evince dalle parole di Dany Bahar, amministatore delegato del Group Lotus, la situazione è giunta all’epilogo conclusivo. “A nome del Group Lotus e della Proton voglio esprimere la mia felicità per essere riusciti a concludere finalmente questa disputa. Una risoluzione che ora ci consente di guardare esclusivamente al futuro. Sappiamo che nell’ultimo anno c’è stata parecchia confusione per i supporter del marchio Lotus, quindi siamo contenti di aver risolto definitivamente la situazione”.
Adesso la speranza è quella di vedere la Lotus protagonista all’interno dei circuiti, magari con un pilota funambolico come Robert Kubica, un personaggio di cui l’asettica F1 moderna ha tanto bisogno.